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Congresso Usa, eletto sul filo del rasoio lo Speaker indicato da Trump: decisivo il ripensamento di due repubblicani

03 Gennaio 2025 - 20:59 Massimo Ferraro
usa mike johnson voto speaker camera
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Il Grand Old Party ha trovato la quadra ed è riuscito a rieleggere Mike Johnson al primo scrutinio

È bastato un solo scrutinio, seppur sofferto, ai Repubblicani per eleggere lo Speaker della Camera dei rappresentanti indicato dal presidente Donald Trump. È Mike Johnson, leader uscente che si era candidato dicendosi fiducioso di riottenere la maggioranza delle preferenze al primo colpo. E così è andata, non senza qualche patema per il Grand Old Party. I Repubblicani godono alla Camera della maggioranza più risicata degli ultimi 100 anni, 220 seggi contro i 215 dei Democratici. Servivano 218 voti sui 435 dell’Aula al completo per ottenere l’investitura come voluto dal presidente eletto. Il voto non è andato liscio, anzi. Gli analisti avevano previsto una bocciatura di Johnson, per l’opposizione dell’ala più radicale del partito Repubblicano. Durante la chiama è apparso chiaro che Johnson non sarebbe riuscito a ottenere la maggioranza, poi però il colpo di teatro. Due rappresentanti, Ralph Norman e Keith Self, hanno cambiato idea mentre il voto era ancora aperto e hanno fatto ottenere al candidato Repubblicano le 218 preferenze necessarie.

Foto di copertina: EPA/JIM LO SCALZO

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