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I morti sulla strada diminuiti con il nuovo Codice? Da Salvini dati «fuorvianti», le associazioni: «Sono il doppio di quelli che dichiara»

03 Gennaio 2025 - 20:43 Antonio Di Noto
nuovo codice strada vittime dati mit asaps
nuovo codice strada vittime dati mit asaps
Secondo gli esperti del settore fare un bilancio dopo due settimane è prematuro, per questo contestano i calcoli (e la soddisfazione) del Ministero

Incalzato da un sottofondo musicale dai toni epici, tre giorni fa il ministro dei Trasporti Matteo Salvini affermava che nei primi 15 giorni dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, le morti sarebbero diminuite del 25% rispetto alle stesso periodo dello scorso anno, passando dalle 67 tra il 14 e il 28 dicembre 2023 alle 50 del 2024. Ma a smentire il ministro, nelle scorse ore è arrivata l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps), da tempo impegnata nella raccolta di dati sulla sicurezza stradale e nella sensibilizzazione al tema, facendo notare che il calcolo di Salvini non tiene conto delle vittime rilevate dalla polizia municipale.

Le vittime non calcolate

Questa ha competenza sulle strade urbane, dove si verificano il maggior numero di collisioni: circa il 66% secondo i dati Istat citati dall’associazione. Consultando i dati si rileva anche che il 79% delle morti nei grandi comuni si verifica su strade urbane, così come il 73% degli incidenti. L’Asaps fa notare che i dati a cui fa riferimento il ministro non terrebbero conto dei morti entro 30 giorni dalla collisione. Se si inseriscono anche queste vittime nel conteggio complessivo, «nei 15 giorni successivi all’entrata in vigore delle modifiche al codice della strada sono morte sulle strade italiane almeno 111 persone, più del doppio delle 50 dichiarate dal Ministro».

Periodo di tempo troppo breve

Un disastro del nuovo Codice della Strada? Secondo gli esperti il nuovo testo renderà le strade italiane meno sicure, ma l’associazione evidenzia che «la valutazione di un provvedimento normativo non può essere fatta in un periodo così limitato di tempo». Asaps mette in luce che nello stesso periodo del 2023 i morti sulle strade sono stati 110, uno in meno di quelli che, stimano, potrebbero essere stati nel 2024. Dunque, volendo analizzare i dati preliminari, attualmente si può parlare di stabilità.

La risposta del ministero

Ad Asaps ha risposto il ministero dei Trasporti: «I dati su controlli e incidenti stradali diffusi da Viminale e Mit sono stati raccolti da Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri, esattamente secondo gli stessi criteri del passato. Accusare di falsità perfino queste statistiche è un vergognoso attacco alle forze dell’ordine e ad al loro immenso sforzo per rendere più sicure le strade italiane, obiettivo che dovrebbe unire e non dividere la politica. A proposito di bugie, inoltre, si ribadisce che il nuovo codice della strada non ha modificato i limiti per l’uso di alcol alla guida, e i dati positivi di queste prime settimane di applicazione fanno ben sperare».

Foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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