Il piano del governo per aggirare la crisi del Gnl: comprare più gas dagli USA. E fare acquisti in Algeria e Libia
Ieri il prezzo del gas ha toccato il massimo da ottobre 2023. Questo perché dal primo gennaio 2025 non c’è più l’accordo con Mosca per il gas russo in Europa. E l’Italia sta pensando a nuove soluzione da cui attingere il Gnl (gas naturale liquefatto) per compensare la quota residuale che fino a qualche giorno fa poteva arrivare da Mosca tramite la via ucraina. Una fonte spiega a Luca Monticelli su La Stampa che il governo starebbe valutando contratti spot di breve durata soprattutto da Stati Uniti, Algeria e probabilmente Libia. Dallo snodo di Tarvisio a dicembre sono arrivati 526 milioni di metri cubi di gas russo, mentre il fabbisogno annuale italiano è sui 61 miliardi di metri cubi. Stamane c’è stato un avvio in lieve calo per il prezzo del gas, che rimane comunque sopra quota 50, dopo lo stop del flussi via Ucraina e con l’interruzione di un impianto di Gnl in Norvegia. Pesano anche le temperature più rigide rispetto alla media di stagione. Ad Amsterdam le quotazioni registrano una flessione dello 0,44% a 50,15 euro al megawattora.
Le soluzioni del governo: spingere per un price cup e usare la Carta acquisti
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia, ha scritto sul quotidiano torinese che per il 2025 non avremo 5 miliardi di metri cubi di gas russo. In Italia sono già stati potenziati gli stoccaggi, oltre ad aver diversificato le forniture grazie a contratti consistenti proprio con Algeria, Stati Uniti, Azerbaijan, Qatar e il rafforzamento delle infrastrutture con i due rigassificatori di Piombino e Ravenna. Per affrontare l’inverno dunque non ci saranno problemi di quantità di gas ma preoccupa il costo, che rimane alto. Non ci sono per ora soluzioni immediate da parte del governo Meloni. La Stampa specifica che è in corso il monitoraggio dei clienti cosiddetti “vulnerabili”, ovvero anziani over 75, percettori di bonus sociale e persone con disabilità. Il ministro Pichetto spinge per un intervento europeo con «l’adozione del price cap, in grado di proteggere tutti i Paesi in egual misura». E ieri il Mef ha messo online i moduli per la “Carta acquisti”, introdotta nel 2008 per un sostegno contro il caro prezzi di alimenti e bollette energetiche. Vale per over 65 e genitori di bambini di età inferiore ai tre anni. Lo scorso anno sono stati erogati 144 milioni di euro per 360 mila
beneficiari.
(in copertina foto Ansa/Frustaci)