Bollette, scattano i primi aumenti del 2025: più 2,5 per cento. Il ministro Pichetto Fratin torna a chiedere il price cap, la partita si gioca in Europa
Il gas naturale rimane sempre intorno ai 50 euro al megawattora alla Borsa di Amsterdam (49,61 euro ieri), un livello però talmente alto che ora, anche in Italia il ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin torna a chiedere un nuovo tetto europeo ai prezzi. Secondo quanto riporta oggi Giuliana Ferraino sul Corriere della Sera il prezzo del gas per i 2,36 milioni di clienti del regime tutelato è salito del 2,5% (dati forniti da Arera). Un’oscillazione dovuta ai costi all’ingrosso, con poi sopra i costi di trasporto e gestione, gli oneri di sistema e le imposte. Ecco perché nel prezzo finale, quello che realmente l’utente del mercato tutelato va a pagare, c’è stato un aumento di 125,22 centesimi al metro cubo questo dicembre (+2,5% rispetto al mese precedente di novembre).
Le previsioni pessimistiche dagli USA: 84 euro al megawattora
Quello che preoccupa è la stima di Goldman Sachs. Secondo gli analisti americani nei prossimi mesi il prezzo potrebbe raggiungere gli 84 euro al megawattora. Questo per via della scarsa energia eolica e dalle interruzioni della produzione norvegese a dicembre. Le soluzioni? Oltre all’aumento delle fonti rinnovabili un’azione immediata è quella di disaccoppiare il prezzo dell’energia verde da quello prodotto con combustibili fossili. E il price cap. Invocato dal ministro Fratin. «Naturalmente non a 180 euro al MWh come era il precedente, ora dovrebbe essere a 50-60 euro al MWh», ha precisato. Così ci sarebbe «un freno a operazioni che sono puramente finanziarie e che non c’entrano niente con la materia prima, che poi però pesano sulle famiglie e sulle imprese». «Supereremo l’inverno – ha aggiunto il ministro – grazie a uno stoccaggio che sfiora l’80% (è al 78,41% rispetto a una media Ue del 71,8%)».
L’esperto: la svolta è nei contratti europei centralizzati
Massimo Beccarello, docente all’ateneo Milano Bicocca, esperto nel campo dell’energia al Corriere sottolinea che «i mercati sapevano che l’accordo per il transito del gas russo era in scadenza. E hanno
cominciato a scommettere sulla chiusura del passaggio». «Lo scenario peggiore è che si ripeta quello che
avvenne all’inizio della crisi con la Russia: il prezzo del gas nella fase estiva era superiore rispetto al prezzo
invernale, al punto che gli operatori del settore temevano di comprare a un valore più alto di quello a cui
avrebbero potuto vendere in inverno. E così a riempire gli stoccaggi ci ha pensato Snam con fondi pubblici». Il price cap serve «per contrastare la speculazione. Poi però bisogna trovare soluzioni strutturali:
sviluppare contratti di acquisto europei centralizzati con contratti a lungo termine. Lo suggerisce il rapporto Draghi».
(in copertina il ministro dellAmbiente, Gilberto Pichetto Fratin, in occasione del brindisi natalizio con i gruppi di Forza Italia organizzato alla Camera, Roma, 19 dicembre 2024. ANSA/MASSIMO PERCOSSI)