Roma, proseguono le indagini sull’aggressione omofoba al Pigneto: identificati i giovani presenti alla festa, si cerca il video del pestaggio
Proseguono le indagini sull’aggressione omofoba che si è verificata la notte di Capodanno nel quartiere del Pigneto, a Roma. Stephano e Matteo, vittime delle botte e degli insulti di un gruppo di circa dieci ragazzi, sono tornati nella serata di ieri – venerdì 3 gennaio – dai carabinieri della stazione di Torpignattara. Ai due sono state mostrate le foto segnaletiche di alcuni pregiudicati della zona, così da poter stabilire se alcuni di loro fossero presenti al pestaggio della notte di Capodanno.
Il pestaggio omofobo di Capodanno
L’aggressione ai danni di Stephano e Matteo si è verificata la notte di Capodanno in via Gabrino Fondulo, a Roma. I due sono stati insultati da un gruppo di giovani che stava festeggiando la notte di San Silvestro in un appartamento al primo piano. A un certo punto, quegli stessi ragazzi sono scesi in strada e hanno picchiato brutalmente Matteo e Stephano. Quest’ultimo è stato dimesso dall’ospedale Vannini con 25 giorni di prognosi. «Con noi c’era anche un amico che è riuscito a mettersi in salvo dietro le auto parcheggiate», racconta al Corriere.
Verso l’identikit degli aggressori
Le indagini sono partite e a breve potrebbero esserci anche i primi nomi da scrivere nel registro degli indagati. Nelle scorse ore, infatti, i carabinieri hanno sentito i genitori della giovane che ha organizzato la feste di Capodanno, così da avere un elenco degli invitati alla festa e acquisire i loro telefoni per capire chi abbia effettivamente preso parte all’aggressione. Pare, inoltre, che ci sia un video del pestaggio, registrato da una delle due vittime ma cancellato dai teppisti prima di andarsene. Il reato ipotizzato nei confronti degli aggressori è di lesioni personali aggravate dalla discriminazione e dall’odio razziale.