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Campi Bisenzio, la rabbia della madre del 17enne ucciso: «Mio figlio non finirà nel dimenticatoio, lo Stato dovrà dare una risposta»

05 Gennaio 2025 - 13:34 Alba Romano
omicidio campi bisenzio
omicidio campi bisenzio
L'appello della donna durante la cerimonia in ricordo di Maati Moubakir: «La mia missione di vita ora è avere giustizia»

«Sono sicura che le forze dell’ordine stanno facendo il loro lavoro, ma poi la risposta deve essere da parte dello Stato». A parlare è Silvia Baragatti, madre di Maati Moubakir, il 17enne ucciso per strada lo scorso 29 dicembre a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze. Nella mattinata di oggi, domenica 5 gennaio, la donna ha partecipato con il resto della famiglia – il padre di Maati e gli altri tre figli – alla cerimonia promossa dal Comune nella via dove il 17enne è stato trovato senza vita. Secondo la madre del giovane ragazzo ucciso, è fondamentale che arrivi un segnale da parte dello Stato, affinché «non passi più il messaggio di un Paese dove si può fare tutto, dove non si punisce nulla, dove si sente dire ‘Eh… tanto non mi fanno nulla… eh tanto dopo due anni sono fuori…’ Basta».

La morte di Maati Moubakir

Maati Moubakir è stato colpito più volte con un’arma da taglio. Ferite mortali che non gli hanno lasciato scampo. Il suo corpo, già senza vita, è stato trovato intorno alle 5.30 di mattina del 29 dicembre. La zona del ritrovamento è vicina a un centro commerciale, ma anche a diversi locali notturni. L’ipotesi dei carabinieri è che il giovane possa essere stato colpito al culmine di una lite in strada che ha coinvolto un gruppo di giovani. Il 17enne, sempre secondo l’ipotesi degli investigatori, potrebbe esser stato ferito nei paraggi ed essere scappato a piedi, fino a quando non ha perso i sensi.

La rabbia della madre

Alla cerimonia di oggi a Campi Bisenzio, è Silvia Baragatti, madre di Maati, a prendere la parola di fronte ai giornalisti. «Ci sono genitori – ha detto la donna – che non sanno cosa fanno i loro figli. Questo bambino, questo ragazzino, è stato trovato morto, lasciato solo. Sicuramente ci sarà qualcuno che ha visto, che non lo ha soccorso. Non lo so, ce lo diranno le indagini». La morte del 17enne, ha continuato, rappresenta, «il fallimento della società, dell’umanità, anche gli animali stanno accanto al loro ferito». E poi ancora: «La mia missione di vita ora – ha detto Silvia Baragatti – è avere giustizia per il mio figliolo. Maati non andrà nel dimenticatoio, questa storia non andrà nel dimenticatoio».

In copertina: Il sopralluogo dei carabinieri dopo l’omicidio di Maati Moubakir a Campi Bisenzio, 29 dicembre 2024 (ANSA/Claudio Giovannini)

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