Ora le cartelle fiscali si possono pagare in 120 rate: ma è necessario presentare l’Isee. Ecco come
Nella riforma del fisco messa a punto dall’esecutivo Meloni da quest’anno, e per tutto il 2026, le cartelle entro i 120mila euro di importo possono arrivare fino a 84 tranche mensili. Secondo quanto riporta Fiscooggi, il quotidiano on line dell’Agenzia delle entrate, e Michele Di Branco su il Messaggero ci sono «i parametri per valutare la temporanea situazione di difficoltà dei contribuenti che apre le porte a piani di pagamento più flessibili». In soldoni, c’è un ampliamento della normativa, che prevede fino a un massimo di 96 rate per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028 e fino a 108 per le richieste presentate dal 1° gennaio 2029. Se le somme iscritte a ruolo sono sotto i 120mila euro l’Agenzia delle entrate-Riscossione, dopo aver valutato le richieste in base ai criteri definiti dal decreto del 27 dicembre 2024, può concedere: da 85 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026; da 97 a un massimo di 120 rate. Se le somme sono di importo superiore a 120 mila euro, su richiesta del contribuente e sulla base della documentazione l’Agenzia delle entrate-riscossione concede la ripartizione del pagamento, fino a un massimo di centoventi rate mensili, indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta.
Come si certifica la difficoltà economica
Per dimostrare la difficoltà economica ci sono dei criteri definiti e allegati al citato decreto del 27 dicembre 2024. Serve l’Isee per le persone fisiche, indice Alfa per le persone giuridiche e indice Beta per i condomini. Le pubbliche amministrazioni dovranno allegare anche una dichiarazione del legale rappresentante che attesti la carenza della liquidità per saldare la rata unica. In caso di catastrofi naturali basta dimostrare l’inagibilità dell’immobile. «Il nostro obiettivo è rendere il sistema fiscale più vicino ai contribuenti, è lo Stato – ha spiegato alcuni giorni fa il viceministro dell’Economia, Gianfranco Leo – che tende la mano a quei cittadini che, nonostante le difficoltà, vogliono tornare ad essere in regola».