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Marinelli e il suo Mussolini da fare a pezzi: «Non è mai stato un uomo sincero. È stato il personaggio più difficile da interpretare»

06 Gennaio 2025 - 16:22 Alba Romano
luca marinelli
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L'attore sarà nei panni del dittatore in "M, figlio del secolo" serie in arrivo dal 10 gennaio su Sky e Now. Il racconto al Corriere della Sera: «Che dolore interpretarlo, ma dopo le riprese sono tornato antifascista»

Luca Marinelli è nei panni di Benito Mussolini in M, Il figlio del secolo, la serie di otto puntate su Sky e Now in onda dal 10 gennaio. Intervistato da Walter Veltroni sul Corriere della Sera, l’attore ha raccontato come si è voluto interpretare il ruolo. «Non mi volevo avvicinare a Mussolini – spiega – e purtroppo ho dovuto farlo. Questa sospensione del giudizio è stata abbastanza dolorosa per me e ha reso questo il personaggio più difficile da interpretare, per un discorso di etica».

«Dio, patria e famiglia per lui erano tre grandi inganni»

Marinelli, un David di Donatello, due Nastri d’argento e la Coppa Volpi a Venezia, definisce Mussolini come un uomo che mente. Sempre. Dio, patria e famiglia? «Tre grandi inganni, lo vediamo nella serie. Mussolini non crede in Dio, anzi lo provoca: durante un comizio disse “Signore fulminami adesso, ti do solo un minuto” e cominciò a guardare l’orologio. Dio non è qualcosa che lui prendesse in considerazione». «Tutto quello che noi riportiamo nel film, tranne alcuni momenti, è la parte politica, quella dei disegni e delle trame, nell’ombra. Ma ho capito che in famiglia lui faceva la stessa cosa, mi è sembrato che non avesse mai una dimensione privata. È stato abbastanza scioccante: mi sembrava che lui non fosse mai sincero, neanche con se stesso. Sembra sempre su un palcoscenico, anche quando è in famiglia, perché lui ha sempre una maschera che indossa. Ha amanti da tutte le parti, figli non riconosciuti ovunque», racconta. E sulla patria afferma: «Mussolini ha un disprezzo totale per le persone, sono solo un mezzo, questa patria declamata è solo uno strumento,reso passivo, per arrivare a qualcosa che ha a che fare con la propria affermazione personale. Il potere come fine. Tre grandi inganni usati dalla politica. Ieri come oggi…». E infine: «Mussolini era come noi. Che dolore interpretarlo, ma dopo le riprese sono tornato antifascista».

«Mia nonna era contraria che io facessi quel personaggio»

Marinelli spiega al quotidiano l’impronte fortemente antifascista della sua famiglia. Tanto che sua nonna era contraria al suo nuovo impegno attoriale. «Il mio obiettivo era farle vedere la serie prima che uscisse in televisione per tranquillizzarmi anch’io. Mi hanno regalato una proiezione a Cinecittà dove sono riuscito a portare mia madre, mio padre e lei. Nonna era molto contenta, e alla fine e mi ha detto “Hai fatto bene” e questo mi ha rincuorato». L’antifascismo prima di tutto: «So che le persone che mi sono state accanto dalla mia nascita fino ad oggi mi hanno trasmesso questo valore, una delle tante cose giuste che mi hanno insegnato a crescere». E su Matteotti, che nella serie sarà interpretato da Gaetano Bruno afferma: «Matteotti ha dedicato la sua vita a combattere qualcosa che lui già aveva capito avrebbe portato a una dittatura, alla distruzione della dignità della politica. È un personaggio eroico del tempo e mi sono emozionato tantissimo quando è stato nominato dalla nostra senatrice a vita Liliana Segre durante il discorso all’apertura del Parlamento. Di Matteotti purtroppo si parla poco».

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