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Il viaggio da incubo dello studente barese che denuncia Flixbus: «Lasciato di notte sulla statale nell’indifferenza di tutti i passeggeri»

06 Gennaio 2025 - 18:38 Ugo Milano
Il 19enne Giuseppe De Nicolo era partito da Trento ma a causa di un disguido nel biglietto è stato fatto scendere a pochi metri dalla tangenziale di Bologna. L'azienda avvia un'indagine interna

È stato lasciato sulla strada statale dall’autista di un autobus “Flixbus”, in piena notte e completamente isolato. Giuseppe De Nicolo, studente e lavoratore di 19 anni di Terlizzi (Bari), era partito da Trento e sarebbe dovuto arrivare nel capoluogo pugliese. Ma a causa di un errore nel biglietto si è ritrovato a terra e a pochi metri dalla tangenziale di Bologna senza alcun supporto o assistenza. «Ho avuto paura – racconta Giuseppe al Corriere – ma dovevo trovare una soluzione il prima possibile, anche perché devo prepararmi per il rientro a scuola». La cosa che lo ha fatto «stare peggio» di tutta questa vicenda è stata «l’indifferenza degli altri passeggeri». La loro unica preoccupazione «era proseguire il viaggio in tranquillità. Eppure avevano visto che ero in difficoltà e nessuno è venuto in mio soccorso», sottolinea. Nonostante la paura, «le forze dell’ordine mi hanno però rassicurato».

Cosa è successo

De Nicolo era in viaggio da Trento a Bari, con cambio a Bologna e regolare biglietto. «Il mio pullman, il n. 486, riportava oltre un’ora di ritardo. Alle 19,55, alla fermata di Trento, è arrivato il pullman n. 914. Visto il rischio di perdere la coincidenza a Bologna con il pullman per Bari previsto alle 23,30, ho chiesto all’autista di salire: ha compreso la situazione e mi ha permesso di viaggiare con quel mezzo», aveva raccontato in una lettera inviata nei giorni scorsi ai giornali. Una volta arrivato a Bologna si è diretto verso il pullman n. 425 diretto a Bari, «ma uno dei due autisti ha contestato la mia prenotazione – racconta -. Solo dopo una lunga discussione e la verifica delle email è stato deciso che potevo salire. Durante il viaggio, tuttavia, lo stesso autista ha contattato il numero verde interno e mi ha comunicato che non dovevo trovarmi su quel pullman, assumendo un atteggiamento ostile. Quando ho spiegato di essere in possesso di un regolare biglietto, ha iniziato a comportarsi in modo intimidatorio». 

Quando il 19enne ha poi dichiarato di voler contattare i Carabinieri per denunciare l’accaduto, «l’autista ha ordinato di fermare il pullman e mi ha fatto scendere lungo la SS64, a poca distanza dalla tangenziale di Bologna. Ero completamente isolato, senza alcun tipo di assistenza alle 23.45. Ho percorso un tratto di strada a piedi e ho chiamato un taxi per la stazione: qui ho acquistato un biglietto per il primo treno per Bari, con spese aggiuntive», ha scritto il giovane, che alla fine è riuscito a tornare a casa co un treno Intercity. Ma ha fatto sapere al quotidiano di Milano che ha già «depositato una querela ai carabinieri». E «sicuramente eviterò in qualsiasi modo, in maniera categorica, di viaggiare con loro – confida -. Almeno fino a quando non riceverò delle scuse dalla compagnia e dagli autisti. Vorrei che si assumessero le proprie responsabilità, e soprattutto, vorrei delle risposte e dei chiarimenti, perché sono stato praticamente buttato in strada».

La replica dell’azienda 

L’azienda ha, intanto, avviato un’indagine interna «al fine di poter prendere tutti i provvedimenti che si renderanno necessari». «Teniamo a precisare che la sicurezza dei nostri passeggeri, nonché del personale di bordo, costituisce da sempre la massima priorità per FlixBus. Per questo, sensibilizziamo continuativamente a tal proposito i conducenti che operano le linee FlixBus presso le nostre aziende partner, e non tolleriamo alcun comportamento difforme in tal senso», si legge nella nota della società tedesca di pullman extra-urbani che effettua servizi di trasporto a basso costo in tutta Europa. 

Foto copertina: ANSA / ARMANDO BABANI

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