«Viva la resistenza merde!». L’urlo del residente davanti a una commemorazione per Acca Larenzia, identificato
«Viva la rivoluzione italiana, viva la resistenza. Merde». Queste le parole pronunciate da un passante mentre era in corso una delle commemorazioni per Acca Larenzia, dove furono tre giovani del Fronte della Gioventù tra il 7 gennaio e l’8 gennaio 1978 da terroristi dell’estrema sinistra (Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta) e da un agente delle forze dell’ordine (Stefano Recchioni). L’uomo, riporta l’agenzia Dire, è stato identificato. Gli agenti in borghese della Polizia gli hanno chiesto i documenti immediatamente, appena superato l’incrocio tra via Evandro e largo Orazi e Curiazi, dove si trova la targa commemorativa, ritornata al suo posto dopo la rimozione da parte del Comune qualche giorno fa. «Invece di arrestare i manifestanti per apologia di fascismo, che è anticostituzionale, fanno i controlli a chi si appella alla costituzione. Questa è l’Italia», ha detto l’uomo identificato, che è residente in zona. «Ci sono le croci celtiche, si inneggia al fascismo, c’è una lapide con su scritto ‘I Camerati’- ha continuato indicando uno dei manifesti piazzati in occasione dell’anniversario – è giustissimo che vengano commemorate delle morti di un periodo in cui c’era la lotta politica armata e tutti i giorno venivano uccise persone da parte di forze politiche di destra e sinistra, ma non è accettabile che questo diventi Predappio, un raduno di neofascisti che fanno il saluto romano e si inneggia pubblicamente al ventennio. È inaccettabile per qualsiasi Paese che abbia subìto il fascismo, il nazismo e tutto questo abbia portato a morti, guerre, campi di sterminio e agli orrori che abbiamo visto tutti e che abbiamo studiato. Forse qualcuno non ha studiato».
Acca Larenzia: allerta massima per il presidio di stasera
Stamane lo spazio era dedicato al saluto delle personalità politiche. La delegazione romana di Fratelli d’Italia ha deposto la prima corona di fiori, con il senatore Andrea De Priamo, il deputato Federico Mollicone, il consigliere regionale Fabrizio Ghera e Stefano Tozzi. A seguire si sono presentati Fabio Rampelli, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca insieme alla vice presidente Roberta Angelilli e l’assessore al Personale Giulio Bugarini. Stasera ci sarà invece la consueta adunata dei militanti di estrema destra che si conclude con il saluto del Presente. L’iniziativa è prevista dalle 16 alle 20 in via Evandro. E data la polemica della targa rimossa dal Comune e poi ricomparsa l’allerta sicurezza è massima.