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Crisi dell’auto, la Commissione Ue boccia le richieste dell’Italia: «No alla revisione delle multe, distorce la concorrenza»

07 Gennaio 2025 - 12:49 Gianluca Brambilla
multe auto commissione ue italia
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Il commissario Hoekstra stronca le speranze del governo: «Le regole restano, altrimenti chi rispetta gli obiettivi verrebbe danneggiato»

Una revisione delle multe europee per le case automobilistiche che non rispettano gli obiettivi di riduzione delle emissioni «causerebbe una distorsione» della concorrenza. A dirlo è il commissario Ue al Clima, Wopke Hoekstra (nella foto in alto), che chiude la porta alla proposta di riapertura dei regolamenti europei chiesta a gran voce – tra gli altri – dal governo italiano. L’esecutivo comunitario «è consapevole che alcuni costruttori di auto sono preoccupati di non raggiungere il proprio obiettivo per le emissioni per il 2025». Allo stesso tempo, fa notare Hoekstra, «altri importanti costruttori sono fiduciosi e si oppongono alla modifica del quadro, che «porrebbe tali produttori in posizione di svantaggio competitivo».

L’interrogazione delle destre

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso è da mesi in prima linea nel chiedere di riaprire il regolamento europeo sulle emissioni del settore automotive, lo stesso che prevede lo stop alla produzione di nuove auto a benzina e diesel a partire dal 2035. Il provvedimento prevede una “clausola di revisione” nel 2026, che il governo italiano chiede invece di anticipare al 2025, così da poter rimettere mano subito alle regole. La crisi del settore ha spinto altri esecutivi europei ad abbracciare la battaglia dell’Italia, ma la Commissione europea – almeno per il momento – tiene la barra dritta. La chiusura più netta è arrivata in queste ore proprio da Hoekstra, che ha risposto a un’interrogazione presentata da un folto gruppo di eurodeputati di destra, tra cui gli italiani della Lega Isabella Tovaglieri, Roberto Vannacci, Aldo Patriciello, Paolo Borchia, Anna Maria Cisint, Silvia Sardone, Susanna Ceccardi e Raffaele Stancanelli.

Il «no» di Hoekstra alle richieste del governo italiano

Nella sua risposta, il commissario olandese boccia le due principali richieste avanzate dal governo italiano, ovvero il congelamento delle multe per i costruttori e l’anticipo della revisione del regolamento dal 2026 al 2025. Hoekstra ricorda che le auto elettriche «non rappresentano l’unico modo per raggiungere gli obiettivi» di riduzione delle emissioni di CO2. Per evitare di dover pagare sanzioni multimilionarie, le case automobilistiche possono puntare «anche sui veicoli ibridi, gli ibridi ricaricabili e l’impiego di veicoli più piccoli e più efficienti».

In copertina: Wopke Hoekstra, commissario europeo al Clima (EPA/Ronald Wittek)

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