Per Elon Musk un castello in Toscana? Ecco i due che potrebbero fare al caso suo (e come visitarli prima che siano venduti)
Elon Musk avrebbe posato lo sguardo su due palazzi in Toscana. Mentre la politica e gli esperti discutono del caso Starlink, i rumor si inseguono da settimane. Pare infatti che nel corso di una delle sue visite in Italia, il miliardario sudafricano abbia fatto visita a due antiche dimore ben precise: il castello di Bibbiano, a Buonconvento, nel Senese; e il castello di Montepò, a Scansano, in Maremma. A dare conto delle indiscrezioni è il Times, secondo cui l’imprenditore e volto della prossima amministrazione degli Usa si sarebbe innamorato della Toscana e in particolare della sua porzione più meridionale nel corso di una vacanza lì trascorsa nel 2022. Secondo quanto riporta il Tirreno, Musk sarebbe tornato nella regione lo scorso novembre per portare avanti le trattative.
Il castello di Bibbiano
Alla vista appare come il connubio tra una villa e una rocca fortificata. Le prime tracce della sua edificazione vengono fatte risalire all’850. Il suo nome deriva dal «bibbio», un uccello acquatico simile alle anatre che popolava la zona in passato. Attualmente la dimora appartiene a dei privati: è parte di una vasta proprietà vitivinicola che lo circonda. Ma non risulta essere utilizzato, anzi, giace in stato di abbandono ed è visitabile solo dall’esterno. Nonostante i secoli alle spalle, appare ancora in buono stato di conservazione.
Il castello di Montepò
Il castello di Montepò è invece un esempio di villa fortificata costruita nello stile tipico del Senese. Ha pianta rettangolare e la sua attuale forma risale al periodo rinascimentale. Le mura e le torri si sviluppano intorno a un cortile interno. Come il castello di Bibbiano fa parte di una tenuta agraria e vinicola, ma contrariamente ad esso è ancora utilizzato. Si può visitarne l’esterno così come l’interno, dove si può anche prendere parte a degustazioni. Jacopo Biondi Santi, proprietario della tenuta acquisita agli albori del Duemila, che conta 600 ettari di terreni, contattato da WineNews, ha dichiarato per ora di non aver venduto al miliardario. Ma, da quanto si apprende, un interesse reale ci sarebbe. Anche perché per esempio Biondi Santi è interessato al tema della viticoltura guidata dai satelliti. Una peculiarità che di certo non manca a Musk.