Il padre di Cecilia Sala e l’aiuto dell’amico Tajani: «Ho pianto solo tre volte in vita mia. Cosa dirò subito a mia figlia»
Non ha dubbi il padre di Cecilia Sala sulle prime parole che dirà a sua figlia, quando sarà di nuovo in Italia dopo l’arresto e l’incarcerazione in Iran. A sua figlia tornata libera, Renato Sala vuol dire che «sono orgoglioso di lei e della capacità e la compostezza che ha avuto in questa vicenda». Da quando Sala è stata arrestata a Teheran lo scorso 19 dicembre, suo padre dice di averla potuta sentire al telefono appena tre volte: «In questo periodo ho avuto l’impressione di una partita a scacchi, ma i giocatori non erano soltanto due».
La trattativa complicata
La trattativa per liberare Cecilia Sala dal carcere di Evin sembrava infatti sempre più complicata con il passare dei giorni. L’intreccio poi con la vicenda dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, in carcere a Milano su ordine d’arresto statunitense, ha indubbiamente complicato tutto lo scenario. «A un certo punto – spiega Renato Sala – la scacchiera si è affollata e questo ha creato forti timori in un genitore come me, che purtroppo ignora le mosse».
La commozione dopo la liberazione
La liberazione di Cecilia Sala è stata inevitabilmente un momento di fortissima emozione per il padre Renato. È lui stesso ad ammettere: «Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale». Il suo è un pianto liberatorio, dopo giorni di paure: «Se mi sente la voce rotta, non vedevo l’orizzonte – spiega all’Ansa – È stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia».
L’aiuto dell’ex vicino di casa Antonio Tajani
Ad aiutare in questi giorni complicati la famiglia di Cecilia Sala è stato anche il rapporto che Renato Sala ha da anni con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Con il vicepremier «abbiamo abitato per dodici anni a due passi l’uno dall’altro. C’è stata una frequentazione trasformata in un’amicizia. Il conforto di un’informazione, pur tutelata ma diretta e immediata indubbiamente ha aiutato molto».