Corea del Sud, la polizia continua a cercare l’ex presidente Yoon: «Potrebbe essere fuggito»
La polizia della Corea del Sud continua a cercare il presidente Yoon Suk-Yeol che secondo le forze dell’ordine potrebbe essere fuggito per evitare di essere arrestato. Lo scorso 14 dicembre il presidente è stato messo in stato d’accusa dal Parlamento perché pochi giorni prima aveva imposto e poi ritirato la legge marziale, scatenando feroci proteste dei cittadini contro quello che era apparso come un tentativo di colpo di Stato. Il 27 dicembre la polizia ha effettuato un blitz per acquisire i filmati della sorveglianza della dimora del presidente, mentre anche il primo ministro e presidente ad interim Han Duck-soo veniva messo in stato d’accusa. Da giorni le forze dell’ordine, che hanno per lui un mandato d’arresto, monitorano i movimenti di Yoon, che sarebbe stato nella sua residenza presidenziale almeno fino all’inizio di questa settimana, secondo quanto riporta il Korea Times.
Il blitz fallito e le voci sulla fuga
Venerdì le forze del’ordine hanno tentato di fare irruzione nell’abitazione presidenziale, nel centro di Seul, ma dopo cinque ore di stallo con il personale della sicurezza hanno desistito. A diffondere la voce secondo cui il presidente si sarebbe dato alla fuga è stato ieri il capo dell’Ufficio Indagini contro la corruzione per gli alti funzionari statali Oh Dong-woon. Riferendo al Parlamento ha dichiarato che non c’erano conferme specifiche sulla presenza del presidente nella sua abitazione. Quando un parlamentare ha domandato se Yoon fosse fuggito, il Oh Dong-woon ha detto: «Stiamo valutando varie ipotesi». Lo stesso è quanto sostiene il parlamentare del partito d’opposizione Ahn Gyu-back citando una propria fonte secondo cui il presidente si sarebbe nascosto «in un luogo terzo».
In copertina: EPA/JEON HEON-KYUN I Persone guardano un notiziario televisivo che trasmette in diretta il discorso del Presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol alla nazione, in una stazione di Seoul, Corea del Sud, il 12 dicembre 2024.