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Pasticcio processo telematico, la procura di Roma sospende l’App. L’invito ai magistrati: «Redigere gli atti in modo analogico»

08 Gennaio 2025 - 15:34 Stefania Carboni
processo telematico app
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Da settimane i tribunali di tutta Italia denunciando continui blocchi del sistema. Nordio aveva proseguito con la sperimentazione ma ora arriva lo stop definitivo

La Procura di Roma sospende l’App sul processo penale telematico. L’ufficio giudiziario più grande di Italia, dopo la decisione presa anche dal Tribunale che ha «evidenziato numerosi malfunzionamenti» dell’applicazione, ha invitato i magistrati a redigere gli atti «in forma di documenti analogici» e invita a «depositare – si legge nel provvedimento firmato dal procuratore capo Francesco Lo Voi – con modalità non telematiche atti, documenti, richieste e memorie» da oggi e fino al 31 gennaio. Nell’atto si motiva la decisione anche alla luce del fatto che «ai nuovi flussi» di atti «in molti casi non risultano presenti in app i relativi modelli». Le scorse settimane il Consiglio superiore della magistratura aveva avvertito sul rischio di paralisi del sistema definito «inidoneo a gestire un settore strategico quale è la giurisdizione penale» per via dei crash continui. Ma il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha continuato, concedendo una proroga di tre mesi sia del cartaceo e digitale per i giudizi abbreviato, immediato e direttissimo.

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