Valditara e Cecchettin firmano il protocollo contro la violenza sulle donne. Dalle attività nelle scuole alla cultura del rispetto: cosa prevede – Il video
Ora è ufficiale. La Fondazione Cecchettin e il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara hanno sottoscritto un protocollo triennale per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, con particolare attenzione agli ambienti educativi, come le scuole. L’accordo mira a promuovere la «cultura del rispetto», termine diventato ormai pilastro del mandato del ministro, e ad affrontare le criticità nelle relazioni di genere, sia dentro che fuori dalle scuole. Tra gli obiettivi principali: combattere la violenza di genere, in particolare quella maschile sulle donne, favorire relazioni paritarie, diffondere la gestione non violenta dei conflitti e valorizzare il rispetto per la vita, la libertà e la dignità di ogni essere umano.
January 8, 2025
Gli obiettivi del protocollo
Il protocollo impegna la Fondazione e il Ministero a promuovere attività di sensibilizzazione per studenti di scuole di ogni ordine e grado, affrontando stereotipi di genere, discriminazioni e offese alla dignità delle donne. Prevede, inoltre, corsi di formazione a livello nazionale per il personale scolastico. Le parti si impegnano a creare gruppi di lavoro e di discussione, coinvolgendo eventualmente esperti e organismi scientifici. Tra le mura scolastiche si dovrà puntare a diffondere buone pratiche, avvalendosi del peer tutoring e della peer education – educazione tra pari – e a dare spazio a testimonianze di giovani che hanno gestito con successo situazioni relazionali complesse.
La bufera che aveva travolto Valditara
Il 18 novembre scorso, durante la presentazione alla Camera dei deputati della Fondazione Giulia Cecchettin, il ministro Valditara si è trovato al centro di accese polemiche. Le sue affermazioni, secondo cui «il patriarcato è finito» e l’aumento della violenza sulle donne che sarebbe legato all’immigrazione «illegale», avevano provocato reazioni indignate. A criticare duramente il ministro non erano state solo le opposizioni, ma anche Elena Cecchettin, sorella della vittima di femminicidio, che sui social aveva lanciato la stoccata: «Oltre a un dépliant, cos’ha fatto in quest’anno il governo?». Di fronte alla bufera mediatica, Valditara aveva deciso di incontrare il padre Gino e, a seguire, di impegnarsi dando vita a un protocollo d’intesa con la Fondazione, per trasformare le parole in azioni concrete contro la violenza di genere.
Nessun investimento economico in previsione
Il protocollo, pur avendo preso vita oggi, non porta con sé nuovi fondi. Le attività previste saranno monitorate da un Comitato paritetico, composto da due rappresentanti della Fondazione e due del Ministero, sotto il coordinamento del Mim. Il Comitato avrà anche il compito di proporre iniziative mirate per contesti sociali più vulnerabili. Tuttavia, resta chiaro che l’accordo è vincolato alla clausola di neutralità finanziaria: «Dal protocollo e dalle sue attività non possono derivare nuovi oneri a carico del Ministero dell’Istruzione e del merito e delle Istituzioni scolastiche coinvolte».