Longevità: vivere fino a 100 anni è una questione genetica, ma i 90 sono alla portata di tutti. Quanto pesa il Dna e quanto lo stile di vita
Arrivare a vivere 100 anni o più è complicato, e piuttosto improbabile se non si hanno i geni della longevità. Ma questo non vuol dire che una vita lunga e sana non sia alla portata di tutti, anzi. Secondo le ricerche più recenti, virtualmente chiunque può arrivare a 80 o 90 anni. La chiave per ottenere questo risultato è già nelle nostre mani e come la usiamo è perlopiù sotto il nostro controllo. Sono queste le conclusioni tratte in un lungo articolo del New York Times, in cui vengono riportati i principali studi sull’importanza della genetica e dello stile di vita nel raggiungere un’età avanzata.
L’equilibrio tra abitudini e genetica per la longevità
Nel complesso, gli scienziati ritengono che la nostra longevità sia attribuibile per circa il 25% ai geni e per il 75% al nostro ambiente e stile di vita. Ma quando ci si avvicina al secolo d’età, queste percentuali iniziano a invertirsi, spiega il dottor Thomas Perls, professore di medicina presso la Chobanian and Avedisian School of Medicine della Boston University. Infatti, molti degli ultracentenari non hanno necessariamente avuto una vita più sana della media. Eppure risultano essere meno soggetti a problemi di cuore e alla demenza senile.
Come vivere più a lungo: le abitudini per uno stile di vita sano
Uno studio pubblicato l’anno scorso ha analizzato gli stili di vita di oltre 276 mila veterani degli Stati Uniti, rilevando che ci sono otto sane abitudini capaci di aggiungere fino a 24 anni alla vita delle persone. Le abitudini sono seguire una dieta sana, fare regolarmente attività fisica, dormire bene, gestire lo stress, avere relazioni solide e non fumare, abusare di oppioidi o bere eccessivamente. Adottando questi comportamenti, i veterani e le veterane avevano una aspettativa di vita di 87 anni, circa 10 in più rispetto alla media degli statunitensi.
Come vivere 100 anni: i geni della longevità
Pur impegnandosi, dunque, arrivare a cento anni è molto difficile. E, ironicamente, spesso i centenari non hanno seguito le buone abitudini che ci fanno vivere più a lungo. Infatti, la loro longevità è sovente dovuta a varianti genetiche. Ad esempio è noto che il gene APOE influenza il rischio di malattia di Alzheimer: chi nasce con la variante APOE4 ha un rischio maggiore, mentre coloro che hanno la versione APOE2 hanno un rischio minore. Altri geni agiscono sui veri e propri meccanismi dell’invecchiamento Uno di questi, spesso rilevato nei centenari è FOXO3, coinvolto in molti aspetti fondamentali della salute cellulare. Si tratta di geni molto rari, presenti in appena l’1% della popolazione in media. In effetti, circa una persona su cento arriva al secolo d’età. Per questo, secondo gli esperti, arrivarci, «è un po’ come vincere la lotteria»