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Era sottopeso, disidratato e trascurato: cosa emerge dall’autopsia del neonato abbandonato e morto nella culla termica a Bari

09 Gennaio 2025 - 18:22 Stefania Carboni
Il piccolo, di circa 3-4 settimane, era una sorta di "child neglet", in forte stato di trascuratezza. Il decesso è arrivato, probabilmente, per ipotermia

Sottopeso, fortemente disidratato e trascurato. Questi sono i dati che stanno emergendo dall’autopsia del piccolo, di circa 3-4 settimane, trovato morto nella culla termica allestita nella parrocchia di San Giovanni Battista di Bari il 2 gennaio scorso. Il piccolo, un maschietto, pesava 2 chili e 800 grammi ed era stato partorito a termine, forse non in ospedale, anche se quest’ultima è solo un’ipotesi. Il bimbo sarebbe morto orientativamente per ipotermia, anche se per stabilirlo con certezza serviranno i risultati degli esami istologici. Probabilmente se il piccolo non fosse stato così trascurato, secondo quanto riporta Ansa citando fonti vicine alle indagini, si sarebbe potuto salvare, nonostante il mancato azionamento dell’allarme e del riscaldamento della culla stessa. Il neonato presentava delle piccole escoriazioni alle caviglie, molto superficiali, forse provocate da parassiti cutanei. Il nodo dell’inchiesta, che per ora vede come indagati il parroco e il tecnico che si occupò della manutenzione della culla termica nelle scorse settimane, è se il piccolo è stato messo nella struttura in vita o morto. Secondo le prime valutazioni investigative si propende per la prima ipotesi. La temperatura del cadavere era la stessa della stanza, particolare questo che fa ipotizzare agli inquirenti che il bimbo sia rimasto nella culla termica per molto tempo, fino al decesso.

Prelevato anche il dna

Dal corpo del piccolo sono stati prelevati liquidi e tessuti per ulteriori esami, compreso quello del Dna. Dal punto di vista investigativo si sta indagando su donne che hanno partorito da dicembre in poi e sono in corso le analisi sui filmati ripresi dalle tre telecamere a circuito chiuso della zona in cui si trova la culla termica. L’autopsia è stata compiuta ieri dal medico legale nominato dalla Procura, Biagio Solarino, alla presenza del medico legale dell’Università di Bari Francesco Introna, nominato consulente dal parroco don Antonio Ruccia. Quest’ultima è indagato (come atto dovuto) per cooperazione in omicidio colposo assieme all’eletttricista che si è occupato della manutenzione della culla, Vincenzo Nanocchio.

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