In Evidenza Cecilia SalaElon MuskGiorgia Meloni
ATTUALITÀEstorsioneInchiestePalermoScuolaSiciliaSuicidiViolenza sessuale

«Non andrò più a scuola e dirò che mi hai violentata»: la figlia che accusa falsamente il padre per 5 mila euro

09 Gennaio 2025 - 06:33 Alba Romano
estorsione figlia padre 5 mila euro violenza sessuale
estorsione figlia padre 5 mila euro violenza sessuale
Accade a Palermo. I due sono in carcere. La procura pronta a chiedere il processo

Una ragazza di 15 anni e il suo fidanzato di 17 hanno provocato la morte per suicidio del padre di lei per estorcergli cinquemila euro. Questa è l’accusa che i due dovranno fronteggiare a Palermo dopo che un uomo di 48 anni si è tolto la vita impiccandosi in casa sua. La storia comincia nel 2023, quando muore la madre della ragazza: la donna lascia a lei e al fratello 5 mila euro ciascuno. La ragazza pretende dal padre subito i 5 mila euro, senza aspettare la maggiore età. E, secondo l’accusa, comincia a minacciare il genitore via telefonino. Finché lui non si uccide nel marzo 2024. La procura di Palermo ha ottenuto il trattenimento della ragazza in comunità e l’arresto per il fidanzato.

L’istigazione al suicidio

Lui attualmente si trova nel minorile di Malaspina. Lei a Catania. Nei confronti della coppia ci sono le accuse di stalking e istigazione al suicidio. I due avrebbero ricattato l’uomo. Lei ha detto al genitore anche di essere incinta. Poi ha partorito un bambino oggi affidato a un tutore dal tribunale minorile. Il padre, di professione cuoco, aveva nel frattempo anche perso il lavoro. Agli atti ci sono i messaggi mandati dalla figlia, riportati oggi dal Corriere della Sera: «Non andrò più a scuola e scatteranno i servizi sociali… Verranno a cercati per toglierti la patria potestà… Tu perderai una figlia e tuo nipote… Io mi butto giù, ma tu te la vedrai con G. e con il padre di G. perché sarai accusato anche di violenza sessuale e ti arresteranno…».

«Ti prendiamo a legnate… Ti spariamo»

«Ti prendiamo a legnate… Ti spariamo», è un’altra delle frasi inviate via messaggio. La procura minorile guidata da Claudia Caramanna ha deciso di contestare il reato di estorsione. E ha chiesto il processo per entrambi.

Articoli di ATTUALITÀ più letti
leggi anche