Chi è Vittorio Rizzi, il nuovo direttore dei servizi segreti che prende il posto di Elisabetta Belloni
Il governo ha scelto Vittorio Rizzi, l’attuale vicedirettore Aisi ed ex vicecapo della polizia, come sostituto della dimissionaria Elisabetta Belloni alla guida del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della presidenza del Consiglio. Che è stato istituito con la legge 4/2007 per assicurare il coordinamento della ricerca informativa e per assicurare unitarietà nella programmazione delle attività operative di Aise e Aisi (le agenzie informazioni e sicurezza, rispettivamente, esterna e interna). Lo ha confermato la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti insieme all’Associazione Stampa Parlamentare.
Chi è Vittorio Rizzi?
Classe 1959, due lauree – una in Giurisprudenza a Napoli e l’altra in scienze delle pubbliche amministrazioni a Catania – attualmente Rizzi è il vicedirettore di Bruno Valensise all’Aisi (parte dei servizi segreti italiani). Già capo delle Squadre mobili di Venezia, Milano, Roma e questore all’Aquila. A Bologna, il 65enne ha guidato il gruppo investigativo per individuare i brigatisti responsabili dell’uccisione di Marco Biagi. È stato, inoltre, direttore dell’Ispettorato di pubblica sicurezza di Palazzo Chigi e da prefetto ha ricoperto l’incarico di direttore centrale anticrimine e poi della polizia criminale. È anche titolare della cattedra di Criminologia del Dipartimento di Psicologia dell’università La Sapienza di Roma. Per il ruolo che andrà ricoprire, più politico che operativo, sono richieste diverse caratteristiche, come ricorda il Sole24Ore. Fiducia al governo, alla premier e all’autorità delegata ai servizi, Alfredo Mantovano, capacità di raccordo tra Palazzo Chigi e i vertici delle agenzie, autorevolezza e rete di relazioni. Il capo del Dis è, infatti, il nodo principale dello scambio informativo necessario a garantire la sicurezza nazionale.
Foto copertina: ANSA/CLAUDIO PERI | Vittorio Rizzi, in occasione della conferenza stampa della Direzione Centrale della Polizia Criminale