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Venezuela, rapimento flash della leader dell’opposizione Machado. Il governo smentisce: «Non è vero, è un false flag»

09 Gennaio 2025 - 21:16 Stefania Carboni
Maria Corina Machado
Maria Corina Machado
Era uscita oggi dalla clandestinità per partecipare alle manifestazioni antigovernative. Prima dei colpi contro la sua carovana aveva cantato, con coraggio, l'inno nazionale

La leader di opposizione venezuelana, Maria Corina Machado, uscita oggi dalla clandestinità per partecipare alle manifestazioni anti-Maduro, è stata arrestata al termine di un corteo a Caracas. Lo riporta l’emittente Ntn24. «Chiediamo la liberazione immediata di Maria Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana. Non possiamo più tollerare le azioni repressive e illegittime del regime di Maduro che ha perso le elezioni. Siamo vicini a tutti i cittadini che combattono per la libertà e la democrazia in Venezuela», ha scritto su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Anche il presidente panamense, Jose Raul Mulino esige piena libertà della leader. Più tardi il governo ha smentito la sua cattura, in realtà la leader è stata rilasciata subito dopo ma è stata comunque trattenuta e fermata. A riportarlo è il Times of Israel, che però riporta una versione diversa dei fatti, data dal suo entourage. Machado è stata intercettata dalla moto su cui viaggiava con dei colpi di pistola. Fermata, durante il periodo del suo rapimento è stata costretta a registrare diversi video, prima del rilascio.

María Corina Machado era stata intercettata da agenti armati del chavismo che hanno sparato contro la sua carovana, ha riferito il comando politico del partito Vente Venezuela. «María Corina è stata violentemente intercettata mentre usciva dal comizio di Chacao. Speriamo di poter confermare la sua situazione tra pochi minuti. Agenti del regime hanno sparato alle moto che la trasportavano», ha dichiarato in un comunicato il partito Vente Venezuela. Machado è comparsa durante una manifestazione pacifica dell’opposizione a Chacao, uno dei comuni di Caracas, sotto scacco delle forze di polizia e militari, e delle bande armate di civili. A pochi metri da un picchetto di polizia, pesantemente armata e blindata, e vicino a civili chavisti armati, Machado ha fatto un gesto di coraggio. Ha preso la parola, per cantare l’inno nazionale venezuelano, da un palco improvvisato su un veicolo, rivolgendosi a 700 persone che l’attendevano dal mattino.

La “smentita” del governo

Il ministro degli Esteri del Venezuela, Yván Gil, ha affermato che l’arresto di María Corina Machado sarebbe un’operazione sotto falsa bandiera, mentre crescono le reazioni internazionali. «La signora María Corina Machado ha tentato un’operazione di false flag, prendendo in giro la destra e il fascismo internazionale, che immediatamente ha mentito come al solito», ha detto Gil su Telegram. «La virulenza della reazione dei governi e dei personaggi estremisti internazionali segnala solo la complicità tra coloro che non accettano che l’opposizione è un clamoroso fallimento e agiscono come sempre facendo una figura ridicola di prima grandezza», ha poi dichairato il ministro degli Esteri, citato dai media statali, tra cui Venezolana de Televisión e La Iguana TV. «La signora Machado ha diversi procedimenti giudiziari aperti in Venezuela, per i quali dovrà rendere conto; tuttavia, il comportamento del governo bolivariano sarà sempre conforme allo Stato di diritto», ha detto. «Un altro fiasco della ultradestra venezuelana, un’altra buffonata e ridicolaggine mondiale del fascismo internazionale. Il popolo del Venezuela vincerà sempre!», ha concluso il ministro, che bolla come “fascismo” qualsiasi forma di opposizione politica nel Paese sudamericano.

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