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Le morti a Gaza sono sottostimate del 41%: «Sono più di 70mila i decessi» – La ricerca su The Lancet

10 Gennaio 2025 - 09:06 Ugo Milano
israele raid gaza tendopoli al mawasi
israele raid gaza tendopoli al mawasi
Un nuovo studio rivede le statistiche sulle vittime dal 7 ottobre 2023, data degli attacchi di Hamas

Il numero delle vittime a Gaza potrebbe essere significativamente più alto di quanto riportato ufficialmente dal ministero della Salute gestito da Hamas. Lo rivela un’analisi condotta dai ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine, pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet, che parla di una «sottostima di oltre il 40%». Secondo lo studio, il bilancio reale avrebbe già superato i «70mila morti, di cui il 59% sarebbero donne, bambini e anziani». Basandosi su un metodo statistico avanzato chiamato cattura-ricattura, che ha sovrapposto dati da più fonti (i registri dell’obitorio dell’ospedale del Ministero della Salute palestinese, un sondaggio online e i necrologi sui social), i ricercatori stimano che dal 7 ottobre 2023 – data degli attacchi di Hamas contro Israele – al 30 giugno 2024 le vittime siano state 64.260, contro le 37.877 riportate ufficialmente nello stesso periodo.

Le cause della sottostima

A gennaio 2025, il ministero riferisce un totale di 46.006 morti in 15 mesi di guerra, ma gli studiosi avvertono che il numero effettivo di decessi per lesioni traumatiche è probabilmente molto più elevato e avrebbe già superato quota 70mila. La causa di questa sottostima, riferiscono i ricercatori, è da imputare alla distruzione dell’infrastruttura sanitaria di Gaza che rende difficile documentare tutti i decessi che avvengono. Inoltre, precisano gli studiosi, ai decessi per lesioni traumatiche si aggiungono anche quelle conseguenti all’interruzione di servizi vitali come assistenza sanitaria, acqua potabile e cibo, non riportate dai registri ufficiali.

«L’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha già condannato l’elevato numero di civili uccisi nella guerra a Gaza e le nostre scoperte suggeriscono che il numero di decessi per lesioni traumatiche è sottostima di circa il 41%. Questi risultati sottolineano l’urgente necessità di interventi per salvaguardare i civili e prevenire ulteriori perdite di vite umane», dichiara l’epidemiologa Zeina Jamaluddine.

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