Los Angeles travolta dagli incendi, il mix di cause dietro il disastro: il sospetto sulla rete elettrica. Perché non vengono usati gli idranti
Dietro la devastazione provocata dagli incendi che stanno mettendo Los Angeles in ginocchio, potrebbero esserci un mix di cause, tra cui una serie di problemi della rete elettrica. È quanto emerge dalle rilevazioni di Whisker Lab, una società in grado di raccogliere dati da sensori in grado di monitorare problemi sulla griglia delle forniture energetiche. La società sostiene, infatti, di aver rilevato segni di stress lungo le linee elettriche che si trovano sui luoghi da cui sono partiti gli incendi. Stress iniziato ben prima dello scoppio dei roghi. Whisker Lab è la stessa società che nel 2023 era riuscita a registrare le prime prove che gli incendi a Maui (Hawaii) erano stati provocati dalle linee elettriche e alimentati, poi, dalla siccità. Nel frattempo, ieri sera 9 gennaio, è stato arrestato anche un sospetto piromane dopo che alcuni cittadini hanno segnalato un uomo che tentava di appiccare un incendio con un lanciafiamme artigianale.
Il peso del cambiamento climatico
Sono molteplici le cause che hanno scatenato gli incendi: dal cambiamento climatico alle fragilità idriche fino alla vegetazione sempre più assetata e i venti forti che soffiano dal deserto. Fatte salve le rare eccezioni dovute ai fulmini, secondo Michele Salis dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Sassari, la gran parte della responsabilità è imputabile all’uomo. «La situazione nella zona di Los Angeles nasce dalla combinazione di una serie di elementi, il principale dei quali sono i venti forti e caldi che soffiano da zone desertiche verso la costa. Un altro elemento chiave è la siccità, che comporta la disidratazione della vegetazione sulla quale il fuoco va a propagarsi. Bisogna poi considerare la tendenza, diffusa in California, a costruire case sempre più ai margini delle città, in aree vicino a foreste o comunque a zone rischio di incendio», spiega. E le case in legno, di certo, non aiutano. «Tanti studi mettono in guardia sul fatto che il surriscaldamento del pianeta e il calo delle precipitazioni hanno ripercussioni importanti per il rischio di incendi. L’unico mezzo efficace per contrastare il pericolo degli incendi, che incombe sempre di più su tutto l’emisfero Nord, è la prevenzione», conclude l’esperto.
La gravissima crisi idrica
La situazione è anche peggiorata dal fatto che, come riporta il Los Angeles Time, il sistema idrico che serve i quartieri della città non ha la capacità di fornire grandi quantità di acqua per diverse ore. Il sistema, infatti, non è mai stato ideato per contrastare un incendio che travolge tutta la città. La limitazione dei sistemi idrici locali, con molti idranti che hanno pochissima acqua, sta complicando gli sforzi.
Il piromane con il lanciafiamme
La conta delle vittime e dei danni prosegue incessante. In tutto, per il momento, sono stati registrati 10 morti, circa 180 mila evacuati e alcuni roghi ancora attivi. Il Wall Street Journal stima una perdita economica totale di «50 miliardi di dollari». Mentre AccuWeather alza l’asticella e parla di «135-150 miliardi di dollari». Tantissime case sono devastate dagli incendi. E al dramma si aggiunge anche il fenomeno degli sciacalli che saccheggiano le abitazioni abbandonate.