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Pizzaiolo napoletano catturato dagli ucraini. Il caso di Gianni Cenni, volontario per l’esercito di Putin

10 Gennaio 2025 - 13:03 Ugo Milano
Il console italiano a Samara (Russia) conferma di averlo avuto come dipendente: «Era un tipo strano, si è licenziato lui»

Un pizzaiolo campano che si era arruolato come volontario nell’esercito russo è stato catturato dalle forze speciali ucraine in Donbass nei giorni scorsi. A darne notizia è su Cristiano Tinazzi su Today.it che indica l’identità dell’uomo: si tratterebbe di Gianni Cenni, 51 anni, sposato con due figli. Stando a quanto emerge dal libretto militare che il ministero della Difesa russo gli avrebbe rilasciato, il pizzaiolo è stato arruolato come volontario il 13 novembre 2024 per combattere contro l’Ucraina. Tra il 7 e l’8 gennaio nella zona di Kupyansk, nella regione di Lugansk, l’uomo è stato catturato in un’operazione ucraina. «Grazie a un lavoro di Osint (intelligence su fonti aperte) si è riusciti a risalire a una sua recente attività lavorativa in Russia, nella cittadina di Samara, capoluogo dell’omonima regione sul fiume Volga, dove lavorava sempre come pizzaiolo nel ristorante italiano “Anima”», riferisce Today.

La conferma del console e il mistero sulla pizzeria napoletana

Il console italiano a Samara (Russia), Gianguido Breddo, imprenditore nel settore della ristorazione, conferma di aver lavorato con Gianni Cenni. «È stato mio dipendente fino a circa un anno fa, poi si è licenziato. Sapevo che si era spostato a sud di Volgograd, ma non ricordo esattamente dove. Era un tipo particolare, napoletano, con un carattere sopra le righe e, ecco, sapere adesso che è andato a combattere non mi stupisce», dichiara il console. Cenni aveva dichiarato sul suo profilo LinkedIn di aver lavorato per la pizzeria napoletana «La Figlia del Presidente», considerata un’istituzione nel Napoletano. Tuttavia, la proprietaria Maria Cacialli smentisce categoricamente di averlo avuto come dipendente: «Quello che stanno scrivendo tutti è falso. Non è mai stato in pizzeria da noi e non ha mai lavorato per noi. Mi verrebbe da denunciarlo se non fosse già in una situazione così delicata», afferma.

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