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Ramy Elgaml, resta l’accusa di omicidio stradale per il carabiniere alla guida dell’auto che ha colpito il motorino del 19enne

10 Gennaio 2025 - 18:22 Ugo Milano
ramy inseguimento carabinieri
ramy inseguimento carabinieri
L'acquisizione dei video diffusi dal Tg3 non modifica, almeno per ora, i capi di imputazione

Nessuna modifica dei capi di imputazione, almeno per ora. Resta indagato, con l’accusa di omicidio stradale, il carabiniere che guidava la macchina che ha speronato il motorino su cui viaggiava Ramy Elgaml, il 19enne morto durante un inseguimento per le strade di Milano, lo scorso 24 novembre. Lo ha deciso la procura del capoluogo lombardo, dopo due riunioni e l’acquisizione dei video pubblicati dal Tg3, che hanno riacceso i riflettori sul caso. Nessuna modifica dei capi di imputazione anche per Fares Bouzidi, l’amico del 19enne che si trovava con lui sul motorino.

Le valutazioni della procura

Nei giorni scorsi, la procura guidata da Marcello Viola ha valutato per i militari coinvolti di cambiare il capo di imputazione in omicidio con dolo eventuale, ma alla fine ha deciso di mantenere ferma la prima contestazione, in attesa che si concludano tutti gli accertamenti, tra cui la consulenza cinematica. A riaccendere i riflettori sul caso è stato il filmato pubblicato dal Tg3, che mostra l’auto dei carabinieri speronare il motorino su cui viaggiava il 19enne.

La dinamica dell’incidente nella relazione della polizia

In questi giorni è stata diffusa anche la relazione finale della polizia locale sulla morte di Ramy Elgaml, redatta nelle scorse settimane dopo l’analisi dei 40 frame delle telecamere di sorveglianza. Nel documento si legge che la vittima «è in fase di caduta al suolo», mentre la vettura dei carabinieri «sopraggiunge in frenata». In un frame precedente, è sempre scritto nella relazione, si vede lo scooter Tmax incominciare un «fase di ribaltamento sul fianco sinistro« ed «è possibile notare il passeggero dello stesso perdere l’equilibrio». Nella relazione si fa riferimento a un contatto precedente all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, in cui il Tmax con Ramy e condotto dall’amico aveva subìto dei danni al pianale e al gancio che trattiene la marmitta, proseguendo la sua corsa fino al luogo della tragedia sul marciapiede dove, come si vede nei frame, finisce anche l’auto dei carabinieri.

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