Le accuse a Stella Boggio degli amici di Marco Magagna: «Lo aveva già accoltellato, era gelosa»
Stella Boggio, commessa 33enne,ha ucciso Marco Magagna, impiegato, 38, con una coltellata nella casa in cui convivevano in via Tonale a Bovisio Masciago, provincia di Monza. Sui social i due apparivano in sintonia, ma i vicini di casa raccontano: «Sentivamo discussioni oltre la normale dinamica di famiglia». Boggio è ai domiciliari. Intanto però gli amici raccontano che la vittima era «un ragazzo d’oro» e imputano all’indagata pregressi comportamenti violenti. Al Gip Marco Formentini lei ha detto di essersi difesa con il coltello da un’aggressione di lui. Che l’aveva già colpita con uno schiaffo in altre occasioni per gelosia. Ma gli amici accusano la donna di essere una bugiarda.
L’accusa
L’edizione milanese del Corriere della Sera riporta che uno di loro ha riferito alle telecamere Rai che il 38enne di Arese, da maggio legato a un rapporto di convivenza di fatto con Boggio nella mansarda di via Tonale in cui è stato ammazzato, «era stato già aggredito» dalla stessa donna che, in quella occasione, lo aveva «ferito a una mano». «Lo aveva già accoltellato il 27dicembre. Lui si è fidato ancora di lei, non ha denunciato il fatto. Ma alla fine lei ce l’ha fatta a ucciderlo. Lei era gelosa a livelli assurdi, una gelosia compulsiva, chiedeva sempre dove fosse e cosa stesse facendo. Leggere che lei si sarebbe difesa fa male, Marco era la persona migliore del mondo. Credo lo abbia fatto per gelosia, ha tolto la vita a un uomo, ora è la sua parola contro quella di lui che non c’è più».
Il teste
Gli inquirenti vogliono sentire direttamente il teste, per inquadrare il più correttamente possibile la vicenda e ricostruire i retroscena di un rapporto burrascoso, in cui più volte i due si sarebbero la sciati per poi riallacciare il legame, e che li portava spesso a litigare in maniera eclatante, tanto che i vicini di casa, in un paio di occasioni, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.