Meloni e l’insediamento di Maduro in Venezuela: «Non lo riconosciamo, repressione inaccettabile»
«Un altro atto inaccettabile della repressione del regime di Maduro, di cui non riconosciamo la proclamata vittoria elettorale». Sono le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando i fatti in corso in Venezuela. Nel Paese sono iniziate le proteste contro il nuovo mandato del presidente Nicolás Maduro, che si era attribuito la vittoria delle elezioni lo scorso luglio, nonostante i brogli. Ieri, 9 gennaio, è stata arrestata la leader dell’opposizione venezuela, Maria Corina Machado, al termine di un corteo a Caracas. María Corina Machado era stata intercettata e fermata con violenza da agenti armati del chavismo che hanno sparato contro la sua carovana. Un rapimento flash: poche ore dopo è stata liberata.
Il Venezuela chiude il confine con la Colombia
Da questa mattina i cittadini venezuelani non potranno varcare i confini con la Colombia, chiusi per i prossimi tre giorni. Ad annunciarlo è il governatore locale, che denuncia un «complotto internazionale per rovesciare il presidente», la cui rielezione viene contestata da molte cancellerie occidentali e latinoamericane. «Abbiamo informazioni su un complotto internazionale per disturbare la pace dei venezuelani», dichiara Freddy Bernal, governatore regionale di Tachira. Dall’Italia arriva dura condanna per il governo di Maduro. «Intendiamo continuare a lavorare per una transizione democratica e pacifica. Le legittime aspirazioni di libertà e democrazia del popolo venezuelano devono finalmente trovare realizzazione», fa sapere ora la premier.