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Colazione per due a 86 euro, lo scontrino folle a Roma. L’amarezza del cliente: «Colpa mia, avrei dovuto leggere prima i prezzi»

11 Gennaio 2025 - 15:23 Alba Romano
Un avvocato ha voluto offrire un brunch alla cliente in attesa di una udienza, ma il pasto si è rivelato ben più salato del previsto

Un panino, una pizzetta, un croissant, un litro d’acqua e due caffè. Prezzo? 86 euro. Sembra impossibile, ma questa è la cifra che ha dovuto pagare un avvocato che ha offerto la colazione a una cliente all’Antico Caffè Greco, noto locale del centro di Roma in attività dl 1760. In attesa di una udienza, i due sono usciti a mangiare un boccone che si è rivelato ben più salato del previsto. A raccontarlo è proprio l’avvocato all’edizione romana del Corriere della Sera ammettendo di non aver guardato i prezzi chiaramente indicati sul menù e consolandosi sapendo di essere seduto allo stesso bar di Gabriele D’Annunzio e del drammaturgo russo Gogol, di Byron, Wagner, Leopardi, De Chirico e Goethe. 

La lezione: «Bisogna sempre guardare il menù prima di ordinare»

«Almeno oggi ho imparato qualcosa: bisogna sempre guardare il menù prima di ordinare. Certo la lezione è stata molto cara». Quanto cara? Il panino con la bresaola è costato 20 euro, circa come due piatti di pasta in una trattoria di Roma. I caffè sono venuti 7 euro l’uno. Il croissant salato 16. E per mandare giù il tutto, l’acqua a 16 euro al litro, come un buon vino. «Mi illudo di aver mangiato quel croissant nella stessa sedia e tavolo dove il sommo poeta, Gabriele D’Annunzio, tra i miei preferiti, si è formato», commenta. E si ripromette: «Lo metterò in una teca, perché nessun cliente abbia a dire un giorno che non sono generoso».

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