Eleonora Abbagnato, il corpo e la danza: «I coreografi ci lanciavano le sedie e ci urlavano che non eravamo abbastanza magre»
Molto è cambiato, ma non tutto, da quando giovanissima ha cominciato a calcare i palchi più importanti della danza. Eleonora Abbagnato ha una carriera invidiabile, è tra le ballerine più importanti della storia italiana e ha conquistato i corpi di ballo più prestigiosi. Oggi, a 46 anni, in una intervista al Corriere della Sera ricorda gli aspetti più duri della professione. Che pure le ha regalato enormi soddisfazioni. Ha lavorato con Pina Bausch e Roland Petit, William Forsythe e John Neumeier, Jerome Robbins e Laurent Hilaire tra gli altri, è stata étoile del Balletto dell’Opéra di Parigi per 8 anni fino al 2021 e dal 2015 dirige il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. «Ora in Accademia noi siamo supportati da psicologi e nutrizionisti del Gemelli. Il metodo che c’era prima era sicuramente sbagliato», risponde a Francesca Angeleri riguardo al rapporto tra danza e magrezza dei corpi come modello imposto da sempre al corpo di ballo. Una magrezza «anche estrema», come unico modo per raggiungere il successo e la perfezione. «C’erano coreografi che ci lanciavano le sedie urlandoci che non eravamo abbastanza magre. Anche Roland Petit, il mio maestro, quando non ero sufficientemente in forma, me lo diceva. Lo prendevo come stimolo. Ma era difficile sentirselo dire», ricorda Abbagnato.
Abbagnato, il rapporto con i maestri
Non solo dieta ferrea e sottodosata, ma anche una certa freddezza nel rapporto con i maestri. «A 18 anni Pina Bausch mi scelse per la Sagra della Primavera, un ruolo potentissimo che ho interpretato all’Opéra per 25 anni. Era straordinaria, però non ti diceva mai: “Brava”. Non ti guardava mai soddisfatta. Andava nei dettagli, ti sfiniva di lavoro. Poi, ottenevi risultati pazzeschi. Ogni tanto sarebbe stato il caso anche di riconoscertelo, no? Ma lei, mai. Voleva la perfezione». E oggi com’è Abbagnato con le sue allieve? «Qualche “brava” lo dico, ogni tanto ci vuole». La danza per Abbagnato è tutto, come ballerina e come direttrice: «Dirigere mi piace molto, ma richiede tutto il tuo tempo. Si fanno molto sacrifici. Mi impegna dal mattino presto a notte fonda. Dopo dieci anni sono estenuata». Ma c’è soprattutto la famiglia, allargata, con il marito Federico Balzaretti. L’ex calciatore aveva avuto due figlie da una relazione precedente, poi insieme hanno avuto altri du bambini, Julia e Gabriel. La primogenita, oggi 13 anni, ha iniziato a seguire le orme della madre. «È molto professionale, attenta. Si vede che è nata nei teatri, le piace stare con gli artisti. Ama questo mondo», glissa sulla domanda e le faccia piacere che abbia iniziato un percorso nella danza, «proprio piacere non so… è una vita di sacrifici. E non tutti ottengono grandi risultati. Ma lei è molto determinata e credo che ce la farà».
Foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO