Matteo Renzi festeggia i 50 anni con “Forever Young” e l’affettatrice rossa: «Meloni, non siamo sudditi»
Prima le candeline spente all’evento Next davanti a 2 mila invitati, tra amici, colleghi, iscritti al partito e simpatizzanti. Poi la festa più ristretta, 260 ospiti in tutto, per la festa vera e propria insieme alla famiglia, con la moglie Agnese e i tre figli Ester, Francesco ed Emanuele. Matteo Renzi ha festeggiato i 50 anni sul palco del teatro Cartiere Carrara di Firenze e poi al Grand Hotel Principe Di Piemonte di Viareggio. Attaccando la premier Giorgia Meloni, rivendicando il ruolo del centro che guarda a sinistra, scartando regali e parlando a braccio in maniche di camicie. Sul palco del nEXt è salito sulle note di Forever Young suonate dal sassofonista turco, Fuat Sunay. Nel mirino, chi ora siede a Palazzo Chigi. «Cara Giorgia, non ci metti a cuccia. Non sei la più forte. Sono gli altri che non sono uniti. Hai solo realizzato un canile in Albania», ha detto nel suo stile, tra critica politica e ironia con immagini potenti, «è molto diversa da come sembra, dice sempre la cosa che la gente si vuol sentire dire, ma poi nella quotidianità mancano le risposte e il suo governo ha al suo fianco pezzi della comunicazione e della stampa». Il senatore toscano di Italia Viva ha quindi sottolineato l’importanza che potrà avere il centro, di cui vuole essere guida: «Quel 2-3% tra due anni sarà decisivo, abbiamo due anni di tempo per riempire di contenuti questo centro che guarda a sinistra. Il grande asset di Giorgia Meloni è che non ha dall’altra parte gente che si mette assieme».
Matteo Renzi, i regali per i 50 anni
Dopo il pranzo offerto da Travaglio con la condanna per diffamazione, la festa si è spostata a Viareggio con gli invitati più intimi. C’erano, ricostruisce Repubblica, lo stilista Toni Scervino, il presidente degli albergatori Bernabò Bocca, Augusto Minzolini. Francesca Campana Comparini senza il marito Marco Carrai, il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, Raffaella Paita, Silvia Fregolent, Francesco Bonifazi, l’ex senatore Andrea Marcucci. E tutti gli ex ministri del suo governo, a partire da Maria Elena Boschi, e poi Angelino Alfano, Giuliano Poletti, Roberta Pinotti, Dario Franceschini, Marianna Madia, Andrea Orlando, anche Luca Lotti e Pierferdinando Casini. Manca Teresa Bellanova, assente per influenza. E Carlo Calenda, non invitato. Tra i regali scartati dal leader di Italia Viva, elenca il Corriere della Sera, un’affettatrice manuale rossa Berkel e alcuni tra i migliori prosciutti di Parma per testarla subito. Ma anche una maglietta nera con scritto: Il tempo è galantuomo e la data dell’assoluzione nel processo Open, e un album di foto, dall’infanzia a oggi. Con la dedica dei versi del poeta Franco Arminio: «La vede solo chi ci ama la bandiera che ci sventola nel viso, la verità per cui lottiamo, il sogno ancora non ucciso».
Foto di copertina: ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI