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12 Gennaio 2025 - 19:19 Gabriele Fazio

Rettore – Antidiva putiferio

Quando Amadeus nel 2022, dopo aver scovato quella perla di Ditonellapiaga e la sua Chimica, è riuscito a riportare dinanzi al largo pubblico Rettore, noi abbiamo esultato. Non solo perché, appunto, Chimica è un ottimo brano, ma soprattutto perché la musica italiana ha bisogno di quel carattere, ha bisogno di quella spregiudicatezza, di quei brani che provocano con esemplare sottigliezza. Ma oggi, a confronto con l’ascolto di questo Antidiva putiferio, facciamo cento passi indietro, perché questo nuovo album di Rettore, che arriva 14 anni dopo l’ultimo, ci suona nelle orecchie come un prodottino discografico bello e buono, vuoto di significato, vuoto di quell’epicità dell’artista che fu, vuoto di sostanza. Vuoto di brani decenti, mettendo da una parte, appunto, Chimica, che è comunque un pezzo che Rettore ha certamente impreziosito con la sua presenza, ma che è in tutto e per tutto di Ditonellapiaga. Poi Ventilatore, che è un brano del 2021 della meravigliosa Marta Tenaglia, ma che in duetto e con questo beat possente viene inutilmente involgarito. E poi Faccio da me, con il sorprendente Tancredi, pezzo che funziona benissimo. Il resto è fondamentalmente da buttare, un’operazione come se ne vedono diverse ultimamente, vedi alla voce Ricchi e Poveri, che consiste nell’accompagnare artisti eccellenti di un passato oggettivamente purtroppo ormai irraggiungibile, a professionisti più moderni, provando a rispolverarli per fargli ottenere una posizione nel mercato discografico più intasato della storia. Operazioni che si sono rivelate quasi sempre come fallimenti pressoché totali e Antidiva putiferio, con grande dolore nel cuore dobbiamo dirvi, non fa eccezione. In certi punti (Antidiva, Disco prosecco, Il senso del pericolo, Beepolare, Thelma & Louise) la faccenda si fa proprio preoccupante, il pacco discografico si fa praticamente spudorato. Capiamo in che modo volevano orchestrare questo ritorno sulle scene di Rettore, ma non ci piace nemmeno un pò. Perché mai macchiare il curriculum di un personaggio strepitoso?