In Evidenza Elon MuskIranLos Angeles
ATTUALITÀAccoltellamentiInchiesteLombardiaMonza e BrianzaOmicidi

Delitto di Monza, la coltellata al torace dopo la lite: «Non volevo uccidere». Stella Boggio ai domiciliari, i dubbi sulla coppia

12 Gennaio 2025 - 10:14 Massimo Ferraro
omicidiobovisio masciago stella boggio accoltellamento compagno domiciliari
omicidiobovisio masciago stella boggio accoltellamento compagno domiciliari
Cinque mesi di convivenza travagliata terminata con l'omicidio di Marco Magagna: eccesso colposo di legittima difesa od omicidio volontario?

Da venerdì 10 gennaio Stella Boggio è ai domiciliari. Pochi giorni prima ha colpito al torace con una sola coltellata il fidanzato Marco Magagna, uccidendolo. «Non volevo uccidere, volevo solo allontanarlo perché mi stava aggredendo», sostiene insieme al suo legale. Per ora, il gip ha revocato l’arresto in carcere e crede alla versione dell’«eccesso colposo di legittima difesa», seppur considerando la donna «pericolosa». Di altro avviso gli inquirenti, che sostengono la tesi dell’omicidio volontario, aggravato dall’uso dell’arma da taglio. «La scelta del gip ci sta», dice il procuratore Claudio Gittardi come riferito al Corriere della Sera, «anche noi l’avevamo valutata ma abbiamo ritenuto che con un’indagine in corso dove ci sono diversi fatti da verificare fosse più giusto procedere così. La conflittualità bilaterale di due soggetti non toglie che in certe situazioni possa essere configurato l’eccesso colposo, gli arresti domiciliari ci stanno anche nel caso di omicidio volontario. Vedremo se fare appello».

Le liti, le versioni di amici e vicini, il precedente

Marco Magagna, 38 anni, impiegato alla Fma di Arese, viveva nella palazzina di via Tonale a Bovisio Masciago (Monza e Brianza) dove è rimasto ucciso con Stella Boggio, designer d’interni di 33 anni e madre di un bambino di 8 avuto da una precedente relazione. «Stella abita qui dal 2000, poi è arrivato lui, cinque mesi fa, ed è stata tutta una lite», sostiene un inquilino dello stesso stabile. «Aveva già ferito Marco a una mano con una coltellata e un nostro amico l’ha portato al pronto soccorso. È successo il 27 dicembre… ci aveva già provato», la accusa un amico di Marco. Secondo alcuni ex colleghi di lei, Boggio è una donna gelosa e irritabile. Una commerciante di zona ha invece sottolineato che entrambi alzavano le mani contro l’altro: «Si sapeva che non andavano d’accordo e da tempo». Ma Boggio non ha denunciato perché «volevo tutelare la serenità di mio figlio», ha spiegato al giudice. Ora serviranno indagini approfondite sul rapporto di coppia per capire come si è arrivato al gesto fatale. E cosa è realmente successo quella notte. Per uspportare le indagini, gli inquirenti faranno anche affidamento sugli accertamenti tecnici sui telefoni cellulari di entrambi e sugli esami tossicologici nell’ambito dell’autopsia.

Articoli di ATTUALITÀ più letti
leggi anche