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Il Portogallo spalanca le porte ai giovani: dal 2025 tasse ai minimi per gli under 35 che scelgono di lavorarci. Chi e come può beneficiarne

12 Gennaio 2025 - 16:57 Diego Messini
Dal 1° gennaio ampliato il regime agevolato "Irs Jovem". Obiettivo: frenare l'emigrazione di massa e attrarre giovani qualificati

C’era una volta il Portogallo mecca dei pensionati più o meno facoltosi di mezza Europa. Ora il Paese lusitano ha deciso di cambiare strada, investendo sempre maggiori risorse fiscali sull’obiettivo opposto: attrarre giovani qualificati, ed evitare che i suoi – di ragazzi – se ne vadano a frotte. La legge di bilancio 2025, in questo senso, è molto ambiziosa. Dal 1° gennaio di quest’anno, infatti, si amplia la platea di giovani che possono accedere a un regime fiscale particolarmente agevolato: un cospicuo taglio delle tasse, in sostanza, per gli under 35 che decidano di mantenere o portare la residenza in Portogallo. Stranieri compresi. Lo strumento su cui poggia la “strategia di seduzione” del governo di Lisbona si chiama Irs Jovem. Il regime agevolato per gli under 35, già in vigore, viene ampliato dal 2025 sia per durata che per platea. Le esenzioni promesse avranno uno spettro di 10 anni, e non più solo di 5: nel primo anno chi ne beneficia verrà esentato dal versamento delle imposte sui redditi da lavoro per il 100% dell’imponibile; dal secondo al quarto per il 75%; dal quinto al settimo per il 50%; infine dall’ottavo al decimo per il 25% dell’imponibile. Un gruzzolo che resta in tasca, anziché finire nelle casse dello Stato, di tutto interesse.

Chi può beneficiare (e chi no) delle esenzioni fiscali

A beneficiare dell’Irs Jovem possono essere i giovani che mantengono o scelgono di prendere residenza e lavorare nel Paese fino ai 35 anni. Possono essere anche stranieri. Obiettivo della misura è infatti quello di frenare l’emigrazione dal Paese che drena porzioni rilevanti di capitale umano, ma anche attrarre immigrazione qualificata (e giovane). Il regime agevolato, come spiega Fisco Oggi, viene ampliato inoltre anche in termini di reddito imponibile: dal 2025, infatti, il limite massimo di reddito fino al quale si applicano le esenzioni sale a 28.009 euro, ovvero 55 volte l’Ias, l’Indice di sostegno sociale (in precedenza tale limite era stato fissato a 10/20 o 40 volte l’Ias). Negli anni in cui non sono presenti redditi da lavoro – ad esempio per via di periodi di studio – l’esenzione prevista dal regime fiscale non si applica, ma può essere ripresa negli anni successivi fino al raggiungimento dei 10 anni complessivi di beneficio. Sono invece esclusi dall’applicazione dell’Irs Jovem i contribuenti che usufruiscono già dei seguenti benefici fiscali: regime di residenza non abituale, incentivo alla ricerca scientifica e all’innovazione, programma Regressar o che hanno una situazione fiscale non in regola.

Le critiche dell’Fmi

Dopo aver esaminato la Legge di Bilancio 2025, ricorda ancora Fisco Oggi, il Fondo monetario internazionale ha dato in realtà parere tutt’altro che entusiasta sulla strategia del governo per attrarre così aggressivamente i giovani, annotando dubbi sia sui costi elevati che sull’effettiva prevedibile efficacia del regime agevolato nel contrasto all’emigrazione dei giovani portoghesi. «Un livello di entrate temporaneamente più consistente probabilmente aiuterà a raggiungere gli obiettivi fiscali – ha scritto l’Fmi – ma le nuove riduzioni fiscali e gli aumenti di salari e pensioni devono essere attentamente calibrati». Inoltre, «le misure fiscali dovrebbero essere progettate nell’ambito di una riforma fiscale completa volta a semplificare il sistema e ridurre significativamente le esenzioni».

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