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Fratelli d’Italia non si scompone per le parole di Zaia sul terzo mandato. Anzi, rilancia. De Carlo: «In Veneto si sceglierà il candidato migliore»

14 Gennaio 2025 - 18:27 Stefania Carboni
luca zaia fratelli d'italia
luca zaia fratelli d'italia
Il senatore e coordinatore regionale del partito della premier: «Spiace che personalizzi, ma quella norma esiste da tempo»

«Spiace che il presidente Zaia abbia oggi personalizzato il tema del terzo mandato. La norma che lo disciplina esiste da tempo e non riguarda singoli casi specifici. Non è mai una buona idea adeguare le leggi alle esigenze contingenti. Riguardo la scelta del futuro candidato alle elezioni regionali del Veneto siamo sicuri che il centrodestra si farà trovare pronto all’appuntamento scegliendo, come è accaduto in passato, il miglior profilo in grado di rappresentare i veneti, tenendo anche conto del consenso che le diverse forze politiche raccolgono tra i cittadini». Queste le parole del senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale in Veneto, in merito alle dichiarazioni del governatore del Veneto, Luca Zaia. Zaia oggi sul terzo mandato ha dichiarato: «Se ci fosse lo sblocco dei mandati è ovvio che mi ricandiderei, darei risposta ai tanti cittadini che mi chiedono di farlo». «Io non sto facendo alcuna battaglia sul terzo mandato – precisa -, ma l’aspetto più importante è quello dei veneti. Non ci siamo mai trovati di fronte a una chiamata del popolo come questa. E nessuno risponde al popolo».

Molinari (Lega): «Vogliamo che Zaia continui, se non cambia la norma serve decidere quale partito indicherà il candidato»

E il partito del governatore la Lega come sta reagendo alle dichiarazioni? Mentre il ministro e vicepremier Matteo Salvini tace a parlare per il Carroccio è il capogruppo a Montecitorio, Riccardo Molinari. «Sul terzo mandato la posizione della Lega è nota, anche perché abbiamo fatto delle proposte sia di legge che emendative per togliere il limite dei due mandati. Noi riteniamo che sindaci e governatori, che sono apprezzati dai cittadini, non debbano avere un limite. Sappiamo che i nostri alleati hanno una posizione diversa e l’hanno manifestato in tutti i modi. Allora si porrà un tema politico su quale partito del centrodestra dovrà indicare il presidente del Veneto. Questo è il tema se non ci sarà il terzo mandato», ha dichiarato. «Chiaro – aggiunge – che noi vorremmo che Luca Zaia potesse continuare. Se non si cambierà la norma bisognerà capire quale partito dovrà indicare il presidente del Veneto. La posizione della Lega è che in una coalizione bisogna tenere conto non soltanto dei voti, ma anche delle specificità dei partiti». In soldoni «la Lega è il partito dell’autonomia, noi abbiamo voluto questa riforma, le Regioni che hanno chiesto l’autonomia sono principalmente le Regioni del Nord, e quindi in una logica di coalizione forse gli alleati dovrebbero capire che lo spazio della Lega andrebbe tenuto, in qualche modo, in maggiore considerazione».

Calenda: «Sta per scoppiare il bubbone Zaia»

Secondo il leader di Azione Carlo Calenda sta per »scoppiare il bubbone Zaia». »Non so come Zaia riesca a interloquire con Salvini. Salvini non può non sposare la linea di Zaia, a questo punto è in gran casini. Io credo che alla fine si accoderà e si aprirà un problema dentro il governo», ha dichiarato oggi il senatore ospite a Tagadà, su La7.

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