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Boom dell’occupazione in Italia? Sì, ma degli over 50. L’ultima beffa per i giovani sul lavoro

14 Gennaio 2025 - 13:12 Simone Disegni
giovani lavoro smart working stipendi
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Il paradosso fotografato dal rapporto Inapp 2024: l'80% del balzo caro a Meloni è legato agli over 50. Così in vent'anni è crollata l'occupazione giovanile

È vero, in Italia non ci sono mai state così tante persone impegnate nel mondo del lavoro: oltre 24 milioni, per un tasso di occupazione nella fascia di età 15-64 anni del 62,3%. E il tasso di disoccupazione è sceso in parallelo al minimo storico del 6,2%. Peccato che questo balzo dell’occupazione non rifletta minimamente un aumento del lavoro per i giovani italiani. Al contrario, in vent’anni il numero dei giovani occupati è crollato. Il paradosso è fotografato nel rapporto 2024 dell’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (Inapp) presentato questa mattina alla Camera dei Deputati. Riconosciuta l’importanza dei dati record sull’occupazione – su cui ancora pochi giorni fa nella conferenza stampa d’inizio anno ha attirato l’attenzione la premier Giorgia Meloni – il rapporto squaderna le diseguaglianze che si annidano dietro quei numeri. Alcune sono note da tempo: lo squilibrio di genere (il tasso di occupazione femminile è fermo al 53,5%), quello geografico (quasi al 70% al Nord, sotto al 50% al Sud). Fattori che contribuiscono al permanente divario tra il livello di occupazione in Italia e quello medio Ue (del 70,9%). Troppo lenti gli avanzamenti su questi fronti. Ma il vero paradosso è che sull’altro divario cronico – quello generazionale – la situazione non solo non è migliorata, è addirittura peggiorata.

Fonte: Rapporto Inapp 2024. Elaborazione su dati Istat

La beffa per i giovani

Nell’arco di vent’anni il «peso» della componente giovanile sul totale di occupati è crollato. Se nel 2004 l’indicatore degli occupati under 34 rispetto a quelli senior (50-64 anni) era in positivo di circa 11 punti percentuali, dal 2009 quel rapporto si è invertito e a fine 2020 era in negativo di circa 20 punti. E, sottolinea il report Inapp, «se gli anni immediatamente successivi alla pandemia avevano visto una crescita nell’occupazione dei più giovani e la contestuale riduzione del gap, nell’ultimo periodo questa tendenza sembra essersi invertita, con il divario giovani/adulti risalito a oltre 19 punti nel II trimestre 2024». Risultato in termini numerici: se nel 2004 i giovani occupati erano 7,6 milioni, nel 2023 erano 5,4. Colpa di una serie di fattori strutturali, indica l’analisi: l’invecchiamento della popolazione, che fa dell’Italia il secondo Paese più vecchio al mondo dopo il Giappone (età media: 46,2 anni), l’allungamento dei percorsi di istruzione, le difficoltà di ingresso e permanenza nel mercato del lavoro, l’emigrazione dei giovani (specie qualificati) stessi. Sul paradosso pesa però anche l’effetto di recenti interventi politici, ossia «le riforme del sistema pensionistico hanno tardato l’uscita dal mercato del lavoro delle coorti più anziane, determinando un incremento nei loro livelli di partecipazione».

Fonte: Rapporto Inapp 2024. Elaborazione su dati Istat

Il lavoro cresce (per i senior)

Già perché se non sono i giovani a determinare il recente balzo dell’occupazione, come evidente, sono invece i lavoratori senior. Ed ecco spiegata la ragione. «La crescita degli over 50 è l’elemento preponderante che ha caratterizzato almeno gli ultimi dieci anni, pur nel contesto di ripresa dell’occupazione dei 15-34enni registrato a partire dal secondo trimestre 2021», riassume l’Inapp, notando come, di conseguenza, l’età media degli occupati e delle forze di lavoro sia cresciuta sino ad attestarsi (dato 2022) a 42 anni. I dati più recenti non lasciano spazio a dubbi sulla solidità di questo trend: nel secondo trimestre 2024, «l’incremento tendenziale di 329mila occupati è stato determinato per l’80% dagli occupati con più di 50 anni (263 mila, il 2,8% in più, a fronte di +1% tra gli occupati di 35-49 anni e il calo dello 0,3% tra i 15-34enni)». Nessuna novità positiva, insomma, per i giovani in cerca di lavoro.

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