I filmati porno e le domande in “saletta”: «Quando avete dato il primo bacio?». Cosa emerge dopo l’arresto della prof aggredita a Castellammare di Stabia
«Quando avete dato il primo bacio, quale musica vi piace mettere quando…». Queste sono alcune delle domande che la professoressa di sostegno arrestata con l’accusa di maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne, poneva ad alcuni alunni di una scuola media di Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli. Si tratta della stessa docente aggredita a novembre da circa 30 genitori che denunciavano presunti maltrattamenti nei confronti dei loro figli minorenni. Accusate al tempo bollate come voci, ma che in realtà, grazie al lavoro degli inquirenti, hanno fatto emergere un’inchiesta che coinvolge ben sette alunni, quattro ragazzi e tre ragazze, nati tra il 2011 e il 2013. I ragazzini venivano convocati tutti insieme e altre volte a gruppi. E nelle convocazioni, che avvenivano in orario di lezione, l’insegnante parlava esplicitamente di sesso e si vantava delle sue esperienze amorose, usando un linguaggio scurrile e volgare.
I filmati porno, le foto con auto-cancellazione e quelle minacce per il silenzio
Nulla a che fare con l’insegnamento di sostegno. In “saletta”, così come chiamava lei l’aula in cui convocava alcuni studenti, si proiettavano video pornografici anche quando i ragazzini si mostravano contrari. Non solo, ad alcuni ragazzi la prof inviava via chat foto pornografiche dopo avere impostato l’autocancellazione e dalle indagini è anche emerso che li avrebbe pure minacciati di farli incarcerare, da un rappresentante delle forze dell’ordine con il cui si vantava di avere una relazione, qualora fosse emerso quello che avveniva in saletta.
«Era urgente fermare l’insegnamento lì o altrove»
L’indagine dei carabinieri è stata coordinata dalla pm di Torre Annunziata Bianca Maria Colangelo mentre l’ordinanza è stata emessa dal gip Luisa Crasta. Con l’arresto le indagini però non si sono fermate. Anzi. Gli accertamenti, che si sono giovati della collaborazione dell’ufficio scolastico regionale, secondo quanto reso noto dal procuratore Nunzio Fragliasso, mirano a individuare eventuali responsabilità in capo alla scuola e anche sull’aggressione subita dalla docente da parte dei genitori, lo scorso 14 novembre. «Era urgente interrompere che lei insegnasse lì o altrove – sottolinea il procuratore di Torre Annunziata -, ora resta da capire come sia possibile che per un anno sette minori siano stati affidati a un’insegnante di sostegno che doveva curarsi solo dell’alunno con difficoltà di apprendimento: questo è un aspetto da approfondire».
(in copertina foto di Redd Francisco su Unsplash)