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«Se Trump non fosse stato eletto sarebbe stato condannato per le interferenze elettorali»: il rapporto del procuratore Smith

14 Gennaio 2025 - 10:41 Ugo Milano
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Il report di 174 pagine descrive quelli che vengono definiti «gli sforzi criminali del presidente eletto per mantenere il potere» dopo aver perso le elezioni del 2020

Se non fosse stato eletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump «sarebbe stato condannato per il caso delle interferenze sul risultato delle elezioni del 2020». È ciò che si legge nel rapporto del dipartimento della giustizia firmato dal procuratore speciale Jack Smith, del quale è stata autorizzata la pubblicazione, citato da media americani. Il report di 174 pagine descrive in dettaglio quelli che vengono definiti «gli sforzi criminali del presidente eletto per mantenere il potere» dopo aver perso le elezioni del 2020.

Per il team di Smith, Trump – che s’insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025 – «ha tentato di sovvertire la volontà popolare e di rovesciare i risultati delle elezioni», si legge. «Come si evince nell’atto d’accusa originale e in quelli successivi, quando è diventato chiaro che il signor Trump aveva perso le elezioni e che i mezzi legali per contestare i risultati elettorali erano falliti, ha fatto ricorso a una serie di sforzi criminali per mantenere il potere» comprese «pressioni sui funzionari statali», piani «fraudolenti» e «pressioni sul vicepresidente» Mike Pence.

«Prova sufficienti per una condanna»

Nella parte del report dedicata all’assalto dei suoi sostenitori a Capitol Hill il 6 gennaio 2020 si legge: «Il punto di vista del Dipartimento (di Giustizia), secondo cui la Costituzione proibisce di continuare l’incriminazione e l’azione penale contro un presidente è categorico e non dipende dalla gravità dei crimini imputati, dalla forza delle prove del governo o dai meriti dell’accusa, che l’ufficio sostiene pienamente.

In effetti, se non fosse stato per l’elezione del signor Trump e il suo imminente ritorno alla presidenza, l’ufficio ha valutato che le prove ammissibili erano sufficienti per ottenere e sostenere una condanna al processo», ha aggiunto il procuratore speciale. Smith, che fu nominato procuratore speciale dall’Attorney General Merrick Garland poco dopo che Trump aveva lanciato la sua candidatura alla Casa Bianca del 2024, . aveva rinunciato al procedimento penale federale contro il tycoon dopo la vittoria di quest’ultimo nelle presidenziali del novembre scorso.

La reazione di Trump

Trump in un messaggio sul suo social Truth ha definito il procuratore speciale Jack Smith «squilibrato» per la pubblicazione del rapporto. «Lo squilibrato Jack Smith non è stato in grado di perseguire con successo l’avversario politico del suo “capo”, il corrotto Joe Biden, e così ha finito per scrivere un altro “Rapporto” basato su informazioni che il “Comitato non eletto di sgherri e teppisti” ha ILLEGALMENTE DISTRUTTO E CANCELLATO, perché mostravano quanto fossi totalmente innocente».

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