Vasco Rossi non molla sul Codice della strada, contrattacco a Salvini: «Mai detto di guidare ubriachi o drogati» – Il video
«Io non ci sto» dice Vasco Rossi che replica a Matteo Salvini ancora una volta sul nuovo Codice della strada. Nel sempre più fitto botta e risposta tra il ministro dei Trasporti e il cantante, è proprio il Komandante a controbattere al leader leghista, in particolare sull’uso delle sostanze stupefacenti prima di mettersi al volante.
Vasco Rossi aveva denunciato come bastasse fumarsi una canna qualche giorno prima di un controllo stradale per vedersi ritirare la patente. Salvini aveva lamentato le troppe fake news messe in circolazione sul nuovo Codice della strada. E aveva risposto: «Ricordo a Vasco Rossi e a quelli che non sono esattamente del mestiere che i test salivari arrivano a qualche ora prima, e quindi è chiaro che se fai qualcosa due o tre giorni prima né il test salivare né l’esame del sangue ci arriva. Detto questo secondo me ogni tipo di droga non fa bene a chi l’assume, e se ti metti al volante dopo avere assunto droghe è chiaro che ne paghi le conseguenze».
Un’interpretazione delle sue parole che non è piaciuta al cantautore di Zocca. «Non ho mai detto che ci si può mettere alla guida da ubriachi o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Non consiglio di fumare o di bere. Non consiglio niente». In un video sui social, Vasco Rossi è tornato all’attacco: «Ho detto che il nuovo codice della strada di Salvini è un’assurda propagandistica modifica della vecchia legge che prevedeva già il ritiro della patente per chi guida sotto l’effetto di cannabis. Ma dopo una settimana si guida perfettamente lucidi. È una cosa inaccettabile che dovrebbe essere evidente a chiunque! Qui non si salvano le vite, ma se ne rovinano molte altre. Viene introdotta una ingiusta caccia a comportamenti, peraltro perfettamente legali, come l’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico».