Contro l’analfabetismo funzionale alle medie torna il latino. Le novità della riforma Valditara: le poesie a memoria e la Bibbia per studiare Storia
Alle medie torna il latino. Secondo una recente indagine Ocse, il 35% degli italiani adulti (tra i 16 e i 65 anni) non riescono a capire frasi semplici. Anche per questo, nella nuova riforma della scuola del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, è previsto che la lingua latina diventi una materia curricolare dal secondo anno in poi, pur mantenendo la facoltà di scelta delle famiglie. La mossa fa parte di una serie di interventi il cui obiettivo è migliorare le competenze linguistiche degli studenti di elementari e medie. Il provvedimento è stato presentato ieri al Consiglio dei Ministri in forma di decreto. Oltre al latino – un’ora a settimana – prevede più arte e musica, la separazione di storia e geografia, e l’ingresso di diversi nuovi testi didattici, tra cui la Bibbia e la saga di Percy Jackson.
Le poesie a memoria
L’incentivo alla lettura si accompagna ad altri interventi per migliorare la comprensione del testo degli studenti, tra cui imparare a memoria filastrocche, poesie e haiku – componimenti poetici tipici della letteratura giapponese – alle elementari. Oltre al latino, alle medie arriva l’epica in forma moderna, con la saga di Percy Jackson, semidio che vive nella New York contemporanea. Che si affianca a Omero e Virgilio. Secondo quanto riporta Il Giornale, La commissione di esperti che ha assistito il ministero sostiene anche la visione di film e la lettura di romanzi a fumetti per agevolare la comprensione. E ancora: restano Verne e Stevenson, ma si aggiunge Stephen King per aiutare i ragazzi a trovare un rapporto più sincero con la lettura. Così che, scrive la commissione, «imparino ad apprezzare testi scritti e ne parlino con competenza e se possibile con piacere».
La Storia separata dalla Geografia
A trovare maggiore importanza è anche la Storia, che viene separata dalla Geografia, laddove era stata accorpata alle superiori trasformandosi in Geostoria, e si avvale di testi come i poemi epici e la Bibbia. Alle medie, si preferisce lasciare da parte il resto del mondo per concentrarsi su Europa e Stati Uniti. La geografia viene invece associata a tematiche ambientali, soprattutto legate alla penisola italiana. Lo studio delle lingue invece verrà declinato secondo criteri di praticità e abilità di espressione, parlata e scritta. Si prevede inoltre di potenziare la musica e le arti, con laboratori e cori.
«Il meglio della tradizione per costruire il futuro»
«Diciamo che prendiamo il meglio della nostra tradizione per una scuola capace di costruire il futuro. Il nostro obiettivo è una scuola seria, protesa in avanti e attenta all’educazione critica dei nostri ragazzi. La revisione delle indicazioni nazionali guarda a loro», ha commentato il ministro Valditara parlando del lavoro svolto assieme alla commissione tra cui rientrano il presidente emerito dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, letterati come Claudio Giunta, e musicisti come Uto Ughi ed esponenti del mondo artistico.