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Chi è stato sempre chiamato obeso, in realtà non lo era. Gli esperti contro il calcolo della massa corporea: «Così diagnosi sbagliate»

15 Gennaio 2025 - 13:32 Antonio Di Noto
obesità definizione
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In molti Paesi tra cui l'Italia, il principale indicatore dell'obesità è l'indice di massa corporea. Uno strumento che tiene conto solo di peso e altezza e secondo gli esperti è incompleto

La definizione di obesità va cambiata. Con quella attuale, troppe persone ricevono diagnosi errate. Questa è la principale conclusione tratta in un nuovo rapporto pubblicato su Lancet, secondo cui il metodo con cui oggi viene diagnosticata la condizione è inadeguato. In molti Paesi, compresa l’Italia, si viene definiti obesi quando l’indice di massa corporea (Bmi) è pari o superiore a 30. Tuttavia, secondo i 50 esperti che firmano il documento, non sempre l’indice – calcolato dividendo il peso per il quadrato dell’altezza – è veritiero. Infatti, il Bmi non considera la percentuale di grasso corporeo e lo stato di salute generale del paziente.

«L’obesità è uno spettro»

Nel mondo sono oltre un miliardo le persone a cui è stata diagnosticata la condizione di obesità. Ma questa – evidenzia il rapporto nelle sue premesse – non è una malattia in sé e per sé, bensì un presagio di alcune malattie. Quindi, innanzitutto si dovrebbe fare una distinzione tra chi ha ricevuto una diagnosi di obesità solo per il proprio peso, senza presentare altri problemi fisici, e coloro che invece presentano patologie legate ad esso. Secondo gli esperti, ai primi andrebbe diagnosticata l’obesità preclinica, mentre i secondi sarebbero i veri e propri obesi. «L’obesità è uno spettro», ha commentato il professor Francesco Rubino del King’s College di London, prima firma del rapporto. «Alcuni ne soffrono e riescono a vivere una vita normale, a funzionare normalmente», spiega Rubino.

I veri indicatori dell’obesità

«Altri non riescono a camminare bene o a respirare bene, o sono costretti su una sedia a rotelle con gravi problemi di salute», aggiunge citato dalla Bbc. Per questo, gli esperti sostengono l’introduzione di un nuovo modello che esamina i segnali dell’obesità che colpiscono gli organi del corpo, come malattie cardiache, problemi respirare, diabete di tipo 2, pressione arteriosa, saturazione dell’ossigeno nel sangue oltre a valori come glicemia, trigliceridi colesterolo totale e colesterolo buono, dolori articolari, e il loro impatto dannoso sulla vita quotidiana. A queste persone dovrebbe essere somministrata una cura farmacologica. Ma non a chi soffre di obesità pre-clinica, che invece dovrebbe solamente perdere peso.

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