I due preti scomunicati che continuano a dire messa in Piemonte: «Parlano con la Madonna, sono contro Bergoglio e le aperture Lgbt»
Alessandro Maria Minutella e don Pietro Follador, conosciuto come fra’ Celestino della Croce, sono due ex preti. Ma continuano a celebrare messa in Piemonte. Minutella, spiega l’edizione torinese di Repubblica, era stato scomunicato nel 2018, quando era sacerdote a Palermo, e spretato nel 2022. Con l’accusa di aver creato la comunità Piccola Nazareth a Carini ed essersi scagliato contro la chiesa di Papa Francesco. Per lui è arrivata la scomunica per «il delitto di eresia e per il delitto di scisma». Si era scagliato più volte contro Bergoglio definendo quella da lui guidata una «falsa Chiesa». Parlando di una «Chiesa senza guida, più che cattolica arcobaleno». Con riferimento all’apertura del pontefice nei confronti della comunità Lgbt+.
Alessandro Maria Minutella e don Pietro Follador
Fra’ Celestino della Croce invece era stato sospeso per «i suoi continui atteggiamenti pubblici di non comunione con la Chiesa cattolica, con il Santo Padre Francesco e con il vescovo diocesano, senza manifestare alcun segno di ravvedimento». Oggi fanno proseliti. E hanno fondato il “piccolo resto cattolico”. Anche se, fanno sapere i vescovi, «non sono autorizzati a presiedere o animare celebrazioni dei sacramenti o altre funzioni liturgiche. Come non è loro permesso di tenere prediche o incontri di catechesi». Massimo Introvigne, fondatore del Cesnur, dice al quotidiano che «Minutella e fra Celestino radunano qualche migliaio di fedeli che hanno posizioni conservatrici contrarie alle posizioni di papa Francesco».
Parlano con la Madonna
Secondo Introvigne «esiste intorno alla Chiesa un mondo di persone che pensano di parlare con la Madonna e con Dio in persona. E pare che anche don Alessandro avesse avuto delle rivelazioni e per questo avesse avuto problemi con la Chiesa che è molto cauta davanti a chi dice di assistere a questi fenomeni che di rado vengono riconosciuti dopo attenti studi». Ma non per questo è stato scomunicato: «La scomunica è arrivata per la sua posizione contro Bergoglio considerato uno che vuole distruggere la Chiesa cattolica per via delle sue idee di apertura. Ecco che così Minutella ha creato questa comunità tutta sua insieme a fra Celestino». Anche se la loro non è una setta: «Non la chiamerei così, per setta si intende una comunità che plagia e danneggia chi ne fa parte. Direi piuttosto che hanno fondato un nuovo movimento religioso che è diverso dalla Chiesa di Roma e che ha avvicinato gruppi che considerano papa Francesco un eretico».
I gruppi contro Bergoglio
Minutella, spiega Introvigne, «ha seminato in quei gruppi che hanno provato disagio per le posizioni di Bergoglio. Da una parte ci sono i progressisti, penso ai vescovi in Germania, che lo accusano di annunciare riforme ma di non fare abbastanza e poi ci sono i conservatori che pensano che stia rivoluzionando la Chiesa per via dell’apertura agli omosessuali, per la comunione ai divorziati. Questi ultimi trovano in questo personaggio pittoresco un punto di ricaduta». Le sue teorie «sono mistiche e fumose. E di sicuro non rappresentano l’opinione maggioritaria dei cattolici ma quelle di una minoranza». Dove hanno attecchito maggiormente? «Soprattutto in Piemonte, Veneto e Sicilia».