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Bologna Città 30 un anno dopo: per la prima volta dal 1991 non è morto nessun pedone

16 Gennaio 2025 - 14:53 Antonio Di Noto
bologna citta 30 strada nessun morto pedone
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A un anno dall'introduzione della contestata misura, il Comune festeggia una riduzione del traffico, del numero di incidenti, di feriti e di decessi in strada

Per la prima volta dal 1991 nessun pedone ha perso la vita sulle strade di Bologna. È questo il felice bilancio del capoluogo emiliano nel 2024. Uno dei tanti successi che l’amministrazione incassa al termine del primo anno di Bologna Città 30. A un anno esatto dall’introduzione del nuovo limite di velocità, il Comune di Bologna condivide i dati raccolti nel 2024 e li confronta con quelli del 2022 e del 2023. Davanti al numero di incidenti, di persone decedute e di persone ferite c’è sempre il segno meno.

Bologna Città 30, diminuisce il traffico

La velocità eccessiva dei mezzi a motore è una delle principali cause di scontri sulle strade. Esperienza in linea con quella della città delle Due Torri, dove l’eccesso di velocità la violazione più ricorrente negli incidenti. Inoltre, l momento, non sembrano essersi palesati gli ingorghi temuti da coloro che erano contrari alla misura, anzi. Secondo i dati diffusi dall’amministrazione, la congestione è diminuita del 5% su base annua, invertendo la tendenza all’aumento che era stata registrata da dopo la pandemia. Percentuale equivalente a 11 mila veicoli in meno nel giorno feriale medio.

Bologna a 30 all’ora, meno inquinamento

Nel bilancio annuale, il Comune non rilascia dati sui tempi di percorrenza. Ma lo aveva fatto negli scorsi mesi, rilevando un aumento del tempo di percorrenza di 12 secondi sul viaggio medio. Una situazione dunque stabile, al contrario dei livelli di biossido di azoto, i più bassi degli ultimi dieci anni, in calo del 29,3% rispetto alla media di 2022 e 2023. Non vengono forniti dati su altri sostanze inquinanti. «L’inquinante preso in considerazione è il biossido di azoto, perché è tipicamente il “marcatore” dei processi di combustione locali: infatti, a differenza delle polveri sottili, che si caratterizzano per una maggiore varietà di origine e tendenza a diffondersi, l’NO2 invece ha come fonte primaria le emissioni dei veicoli a motore endotermico e del riscaldamento e resta più concentrato in prossimità delle principali sorgenti di emissione», scrive l’amministrazione.

Più bici, treni e car sharing

Infine, a un anno dall’introduzione di Città 30, Bologna registra un aumento dei flussi di biciclette del 10% nei tre punti del territorio che sono stati monitorati. Ancor maggiore l’incremento dell’uso del bike sharing, che fa segnare un +69%, che equivale in termini assoluti a 1.275.558 corse in più nel 2024, rispetto alla media del 2022 e 2023. Ne giovano anche il car sharing (+44%) e il servizio ferroviario metropolitano, che fa registrare il 17% di viaggi in più, con aumenti in particolare tra un quartiere e l’altro della città.

Il bilancio di Bologna dopo un anno di Città 30

In sintesi, nel primo anno di Città 30, il Comune ha registrato i seguenti dati.

  • -49% persone decedute
  • -16% investiti
  • -13% incidenti totali
  • -31% incidenti gravi
  • -11% persone ferite
  • -29% inquinamento
  • -5% traffico
  • +10% biciclette,
  • +69% bike sharing
  • +31% di viaggi urbani con il servizio ferroviario metropolitano
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