Liberazione Cecilia Sala, l’Iran smentisce il New York Times: «Musk non ha avuto alcun ruolo»
Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, è intervenuto sull’indiscrezione del New York Times secondo il quale Elon Musk si sarebbe attivato personalmente con l’ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite per facilitare la liberazione di Cecilia Sala. Baghaei ha definito la ricostruzione «un’invenzione dei media e una fantasia», smentendo di fatto il quotidiano statunitense. Il Nyt spiegava come il patron di Tesla, X e SpaceX avesse contattato l’ambasciatore Amir Saeed Iravani, che aveva già incontrato circa un mese prima dell’incarcerazione della giornalista italiana a Teheran. Il coinvolgimento dell’imprenditore multimiliardario, e molto vicino a Donald Trump, sarebbe stato sollecitato dal compagno di Sala, che avrebbe scritto un messaggio al portavoce e intermediario di Musk in Italia, Andrea Stroppa. A far parlare di un possibile ruolo dell’imprenditore nella vicenda avevano contribuito anche l’invito a pranzo della madre del giornalista rivolto proprio a Musk e il meme condiviso da Stroppa in cui il proprietario di X mangiava gli spaghetti.