Firenze, fermato un 30enne per l’attentato alla caserma dei carabinieri: «È dell’area antagonista radicale»
Un cittadino italiano di 30 anni residente nel Mugello è stato fermato con l’accusa di tentato incendio aggravato dalle finalità eversive per l’azione incendiaria alla caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo avvenuta nella notte tra il 12 e il 13 gennaio scorsi. Secondo la procura l’uomo «risulta aderente all’area antagonista radicale fiorentina vicina a circuiti anarchici ed il reato risulterebbe essere stato commesso mentre questi si trovava in regime di arresti domiciliari con controllo elettronico». L’incendio ha gravemente danneggiato il portone d’ingresso della caserma.
L’indagine
Secondo le indagini della procura guidata da Filippo Spiezia intorno alle 2 di lunedì 12 un giovane, con il viso parzialmente travisato dal cappuccio del giubbotto, si è avvicinato al portone della caserma e ha estratto da una capiente busta un contenitore colmo di liquido altamente infiammabile, avvolto da una felpa intrisa del medesimo liquido. Dopo aver appiccato l’incendio, si è allontanato a piedi per le vie limitrofe facendo perdere le proprie tracce. Solo l’intervento dei carabinieri ha consentito di domare l’incendio. Gli investigatori nel giro di 24 ore, sono riusciti a raccogliere, si evidenzia, «un quadro gravemente indiziario a carico del giovane coinvolto nei fatti, per il quale, alla luce del ritenuto pericolo di fuga, veniva emesso il provvedimento di fermo».
Le videocamere
per individuare l’autore dell’attentato sono state usate le immagini dei sistemi di videosorveglianza esistenti nell’area interessata dagli eventi. Il 30enne fermato risulta aderente all’area antagonista radicale fiorentina vicina a circuiti anarchici ed «il reato risulterebbe essere stato commesso mentre questi si trovava in regime di arresti domiciliari con controllo elettronico». Mentre le indagini sono tutt’ora in pieno svolgimento, la Procura si accinge a richiedere la convalida del fermo al competente giudice per le indagini preliminari.