Tra comicità e musica, il nuovo album di Ghemon: «Sono soprattutto un artista libero» – L’intervista
Si intitola Una cosetta così il comedy album di Ghemon. Ma non è affatto una cosetta così, anzi, è l’opposto: un progetto interessante e assai bene strutturato per uno dei primi ad approcciarsi al rap per poi viaggiare verso mete più impegnate, ancor più intellettuali. Il Ghemon di Rose viola, il Ghemon dei bellissimi ORCHIdee e Mezzanotte, il Ghemon che non sembrava, perlomeno pubblicamente, avere particolari connessioni con il mondo della comicità. Ci sbagliavamo. Una cosetta così è anche il titolo dello spettacolo che ha portato in tour nell’ultimo anno per oltre 70 date, facendo saltare qualsiasi tentativo di incasellarlo, inquadrarlo, in qualche modo rinchiuderlo in una definizione precisa. A Open infatti dice: «Penso che sono, come si dice in inglese, un multi-hyphen, un multitrattino: rapper trattino, cantante trattino, comedian trattino, etc etc…un multitrattino». Ma, soprattutto, confessa: «Sono un artista libero». Liberamente dalla comicità torna alla musica Ghemon, 42 anni da Avellino, vero nome Giovanni Luca Picariello, un universo che non ha deciso di abbandonare, ma solo di integrare in una narrazione decisa in cui è totalmente a suo agio. La musica c’è ancora: i cinque brani presenti nell’album, pause dai monologhi comici, rappresentano infatti le vette alle quali Ghemon è giunto, tenendo stretto il proprio rap ma, soprattutto, accogliendo anche jazz, soul, insieme a una capacità di scrittura che si conferma essere tra le più raffinate del panorama italiano.