Scende in campo il mitico ragioniere Spinelli a difendere i figli di Berlusconi: «Le quattro holding hanno meno soldi ma Fininvest va benissimo». Ecco perché
Letto l’articolo di Fosca Bincher del 15 gennaio 2025 «I cinque figli di Berlusconi hanno già perso 35,7 milioni di euro di valore nelle quattro holding di controllo della Fininvest ereditate da papà Silvio», il mitico ragioniere Giuseppe Spinelli ha preso carta e penna e ci ha scritto. Come tutti ricorderanno Spinelli era il collaboratore finanziario di maggiore fiducia di Silvio Berlusconi, tanto è che il Cavaliere si appoggiò a lui per regolare tutti i rapporti economici con le cosiddette «Olgettine». Il ragioniere, che è stato teste nei vari “processi Ruby”, non ha quasi mai fatto dichiarazioni pubbliche né concesso interviste. Ad Open ha scritto nella veste di presidente di tutte e quattro le holding italiane (Prima, Seconda, Terza e Ottava) passate in eredità dal padre ai cinque figli. Ecco la sua lettera.
La lettera del mitico ragioniere in cui il Cavaliere aveva fiducia cieca
«Caro Direttore, solo per precisare: in riferimento all’articolo da voi pubblicato, è del tutto sbagliato parlare di perdita di valore nel 2024 per le quattro holding di controllo del Gruppo Fininvest, già di proprietà del Presidente Berlusconi e oggi passate alla comunione degli eredi. Quanto da voi impropriamente definito come “amara sorpresa” è in realtà frutto di una decisione del tutto legittima degli azionisti di distribuire parte delle riserve accantonate nelle quattro holding nel corso degli anni. Così come i minori utili distribuiti da Fininvest alle holding di controllo è frutto di una precisa scelta aziendale. La realtà è che il Gruppo gode di ottima salute: i risultati delle principali aziende risultano tutti in crescita nell’esercizio 2023 e lo stesso prevedono le stime anche per il 2024. Siamo convinti che di questo Silvio Berlusconi oggi sarebbe assolutamente orgoglioso. Cordiali saluti, Giuseppe Spinelli».
Il ragioniere ha svelato perché il patrimonio netto è sceso: i figli hanno voluto quei soldi
È una emozione poter leggere una lettera del riservatissimo ragioniere Spinelli. Che alza il velo sul mistero che era stato sollevato ieri nel nostro articolo a firma Fosca Bincher. Dunque, la risposta è chiara. Nel primo anno di gestione congiunta delle holding da parte dei cinque figli di Berlusconi l’utile è sceso di 31,3 milioni di euro non perché Fininvest sia andata peggio di prima, ma perché i figli si sono fatti distribuire meno dividendi del passato non avendo bisogno della stessa liquidità richiesta dal padre. Anche perché – ed è l’altra parte della rivelazione del dr. Spinelli – il patrimonio netto delle quattro holding è sceso di 35,7 milioni di euro e la liquidità è scesa di 63,1 milioni di euro (in tutto 98,8 milioni di euro) su richiesta degli stessi figli che si sono fatti distribuire quei soldi. Come dice il ragioniere Spinelli operazione pienamente legittima. Che in tutta la storia delle holding – quando avvenuta – è stata sempre apertamente verbalizzata e quindi raccontata da chi leggeva quei documenti. Per la prima volta quest’anno quella parte del verbale è invece stata coperta da omissis, e quindi era impossibile spiegare quello che era avvenuto come invece ha fatto questa lettera.