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Torino, 47enne massaggia una bambina «fino alle mutandine». Per la procura non è reato: «L’inguine non è una zona erogena»

16 Gennaio 2025 - 08:40 Ugo Milano
massaggio bambina mutandine
massaggio bambina mutandine
L'uomo è indagato per violenza sessuale su minore, ma il pm ha chiesto di archiviare il caso. La rabbia della madre: «Nessun approfondimento»

«Fino a dove arriva la mutandina». Quello era il punto raggiunto dal massaggio di uno sconosciuto su una bambina di otto anni. A raccontarlo era stata proprio la piccola dopo che l’uomo – uno psicologo di 47 anni – l’aveva avvicinata nella palestra di Torino dove praticava arti marziali e senza consenso le aveva praticato il massaggio. Nell’estate del 2023 la madre aveva sporto denuncia nei confronti dell’uomo che era stato iscritto nel registro degli indagati per violenza sessuale su minore. Ieri, il procedimento è stata chiesta l’archiviazione perché «non si rivela alcuna condotta di natura sessuale, in quanto va considerato che la zona attinta dal massaggio non è zona erogena», ha scritto il pm lasciando esterrefatta la madre e la sua avvocata.

«Mi stava facendo fare cose che non volevo»

Era il 28 giugno 2023. La bimba aveva appena finito il corso, e stava aspettando i genitori finissero il loro, riporta l’edizione torinese del Corriere della Sera. Era in una stanza vicina alla sala corsi, dove si trovava anche un vecchio amico dell’insegnante, che avrebbe voluto riavvicinarsi alla disciplina. A un tratto, l’insegnante si era affacciato nella stanza, trovando la bambina con le gambe aperte, stese sul 47enne, mentre lui le massaggiava. Vista la scena, il maestro aveva inveito contro l’amico. «Mi stava facendo fare cose che non volevo», aveva spiegato la bambina.

«Obbligata a farmi fare un massaggio fino alle mutandine»

Secondo quanto raccontato dalla bambina, tutto era partito con una verticale, che l’uomo le aveva chiesto di fare, e poi si era arrivati al massaggio a cui era stata «obbligata». «Io non volevo» – ha detto più volte da allora – «ma lui mi ha preso per i piedi». A quel punto, l’uomo le aveva detto che praticava massaggi. «Non mi ha chiesto se ne volessi uno – aveva ricordato la bambina sentita nell’ambito delle indagini – mi ha detto “alza la gamba e mettila su di me”. Io ho detto che non volevo, ma lui l’ha fatto». Dal suo canto, il 47enne nega. Sostiene che sia stata la piccola a volergli mostrare la verticale. E che vedendola triste, lui avesse deciso di «farle tornare il sorriso» con un massaggio.

«La zona attinta non è erogena»

Una volta sentiti la bambina, lo psicologo e l’insegnante, la procura ha chiesto l’archiviazione del caso, poiché «la zona attinta non è erogena». In ogni caso, si legge nelle carte della procura, «non vi sono elementi per dimostrare la volontà dell’indagato di compiere atti a valenza sessuale con la minore, restando il dubbio insanabile che l’uomo potesse avere finalità diverse». Si chiede quali possano essere l’avvocata della famiglia, ricordando che l’indagato è uno psicologo e non un massaggiatore, e che la bimba aveva detto di no. Sarà il giudice per le indagini preliminari a decidere se archiviare o meno il caso. Rimane la delusione della madre: Mi aspettavo che ci fossero almeno delle indagini che venissero disposti degli approfondimenti. Invece è stata cercata la strada più veloce per archiviare. E ho la sensazione che tutto sia stato fatto con estrema superficialità».

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