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Pompei, dagli scavi emerge un grande complesso termale: «Apparteneva a qualcuno di importante»

17 Gennaio 2025 - 10:35 Alba Romano
terme pompei scavi
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Le pareti decorate della domus dimostrerebbero che il proprietare apparteneva a un'élite della città e ospitava banchetti con decine di ospiti

Dagli scavi in corso nell’insula 10 della Regio IX di Pompei è emerso un grande complesso termale all’interno di una domus privata, annesso a un salone per banchetti. Secondo gli archeologi si tratta di uno dei più grandi e articolati settori termali privati tra quelli scoperti finora negli scavi pompeiani. Ci sono infatti solo pochi altri esempi di terme di queste dimensioni, tra cui le terme dei Praedia di Giulia Felice, quelle della Casa del Labirinto e della Villa di Diomede.

Il complesso termale pompeiano

Il complesso termale emerso in questi giorni è direttamente collegato a una grande sala conviviale, il cosiddetto «salone nero» emerso nei mesi scorsi. Secondo gli storici, la struttura della domus emersa dagli scavi pompeiani dimostrerebbe come il proprietario sfruttasse l’abitazione per banchetti che servivano soprattutto ad assicurarsi il consenso elettorale dei propri ospiti, promuovere la candidatura di amici o parenti, o semplicemente per affermare il proprio status sociale. Le terme – composte da calidarium, tepidarium, frigidarium (sala calda, tiepida e fredda) e spogliatoio (apodyterium) – potevano accogliere fino a trenta persone, a giudicare dalle panchine presenti. Dagli scavi archeologici ha destato stupore soprattutto la sala fredda, composta da un peristilio, ovvero una corte porticata, di dimensioni 10×10 metri, al cui centro si trova una grande vasca.

I rimandi al Satyricon

La scelta di collocare il complesso vicino al grande triclinio (sala per banchetto) potrebbe essere tutto fuorché casuale, Secondo quanto scritto nel Satyricon, per esempio, il ricco liberto Trimalcione celebra la sua famosa cena, ambientata in una città campana di I secolo d.C. e dunque culturalmente non lontana dalla realtà di Pompei prima dell’eruzione del 79 d.C. Prima di recarsi al banchetto, i protagonisti del romanzo, incluso Trimalcione, si recano in un bagno termale.

L’interpretazione degli storici

Gli storici ritengono che la domus emersa in questi mesi nell’insula 10 di Pompei dovesse appartenere a un personaggio importante della società locale. Le pareti decorate, per esempio, dimostrano che aveva alle spalle una storia importante. Di sicuro chi possedeva questa dimora doveva appartenere all’élite della città nei suoi ultimi decenni di vita e dunque sentire la necessita di allestire a casa propria uno spazio per ospitare numerose persone, a cui offrire ricchi banchetti e l’opportunità di fare il bagno e rilassarsi nelle terme.

Gli scavi innovativi

«Il tutto era funzionale alla messa in scena di uno “spettacolo”, al cui centro stava il proprietario stesso», sottolinea il direttore, Gabriel Zuchtriegel. «Lo scavo degli ambienti in questione, ed in particolare del peristilio – aggiunge la direttrice dei lavori, Anna Onesti – è avvenuto grazie ad una modalità di esecuzione innovativa, che ha consentito di raggiungere il piano pavimentale evitando lo smontaggio degli elementi architettonici instabili del colonnato».

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