Roma, dal condominio acido e minacce omofobe contro una coppia gay: «Siamo costretti a vivere chiusi in casa»
Marco e Andrea, una coppia di 53 e 51 anni uniti civilmente dal 2013, si ritrovano in un’escalation di vessazioni e minacce omofobe nel condominio in cui risiedono da oltre vent’anni, nella periferia est di Roma. Tutto è iniziato nel 2022, ricostruisce la Repubblica, con l’arrivo di una nuova famiglia, composta da due operai e le loro due bambine, nell’appartamento vicino. Da allora, la coppia è bersaglio quotidiano di insulti e provocazioni: «Siete malati, siete animali, dovete lasciare questo palazzo», gli hanno gridato più volte. A peggiorare la situazione, la famiglia vicina ha iniziato a stendere stracci imbevuti di acido e varechina sulla recinzione tra i due giardini, rendendo l’aria irrespirabile e impedendo alla coppia di utilizzare il loro spazio esterno. L
La denuncia, i referti medici, l’assemblea di condominio
a situazione è degenerata al punto da costringere Marco e Andrea a modificare completamente le loro abitudini di vita, restando barricati in casa per evitare ulteriori molestie. Il 18 dicembre scorso, i due si sono rivolti alla polizia, sporgendo denuncia per stalking e atti persecutori. Al verbale sono stati allegati audio delle minacce, certificati medici e referti ospedalieri che documentano il danno fisico e psicologico subito. Secondo gli specialisti del policlinico Umberto I e dell’ospedale Sandro Pertini, Andrea soffre di gravi disturbi respiratori e gastrici legati all’inalazione delle sostanze chimiche, mentre Marco è affetto da allergopatia respiratoria, con raccomandazione medica di evitare esposizioni a irritanti. La coppia, tuttavia, non può lasciare la casa, vincolata da dieci anni di mutuo ancora da pagare.
Chiusi in casa
«Siamo costretti a vivere chiusi in casa», ha spiegato Marco agli agenti. In un’occasione, a luglio, le molestie hanno portato l’uomo al pronto soccorso per pensieri suicidari, come riportato nel referto. La vicenda è arrivata anche in assemblea condominiale il 5 dicembre scorso, ma nemmeno in quella sede i vicini hanno abbassato i toni. La coppia riferisce di essere stata minacciata anche davanti all’amministratore, che finora pare non sia intervenuto.