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Trump prepara l’inaugurazione al chiuso: «Troppo freddo per gli ospiti». La presenza di Meloni e le conferme dei leader di estrema destra

17 Gennaio 2025 - 19:59 Antonio Di Noto
trump inaugurazione chiuso meloni ospiti chi ci sarà
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Le temperature si preannunciano proibitive. Così per tutelare gli invitati e il personale, il presidente eletto ha optato per la Capital One Arena. L'ultima volta al chiuso fu nel 1985 con Ronald Reagan

La cerimonia d’insediamento di Donald Trump si terrà al chiuso, e non all’aperto come avviene di consuetudine. Ad annunciarlo è stato il presidente eletto degli Usa sul suo social Truth, spiegando che secondo le previsioni le temperature all’esterno saranno proibitive, con la massima che non dovrebbe superare i -6°C. Al freddo si aggiungerà il vento, tanto che il comitato organizzativo ha temuto per l’incolumità del personale e degli ospiti. Così, la sede dell’evento sarà la Capital One Arena, importante impianto sportivo di Washington. L’ultimo presidente a celebrare l’insediamento all’interno era stato Ronald Reagan nel 1985. Le autorità attendono circa 200 mila persone, tra leader politici ed esponenti delle industrie, oltre a migliaia di supporter di Trump e di persone che invece si riuniranno per protestare.

Capi di stato, di governo ed ex presidenti

Tra i leader politici, la presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è data per certa dal Washington Post, e secondo quanto si apprende la premier dovrebbe davvero esserci. Meloni torna negli Stati Uniti dopo l’incontro del 5 gennaio e i complimenti di Trump che la definì «una donna fantastica». Se partecipasse, sarebbe l’unico capo di governo europeo a esserci, confermando il ruolo di sussurratrice di Trump attribuitole nelle scorse settimane. Di solito, i leader degli altri Paesi non sono invitati ma Trump ha fatto diverse eccezioni. Meloni starebbe tardando nello sciogliere le riserve sulla sua presenza in attesa di sapere cosa farà il vicepremier Matteo Salvini, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, in una sorta di guerra di nervi tra i due. Ad aver confermato sarebbe anche il presidente dell’Argentina Javier Milei. Per la Cina non ci sarà il presidente Xi Jinping, tra gli invitati, ma il suo vice, Han Zheng.

I leader dell’estrema destra europea alla corte di Trump

Dal Regno Unito arriverà il leader e fondatore del Brexit Party Nigel Farage, mentre dalla Francia il politico anti-immigrazione Eric Zemmour ha confermato la sua presenza. Non sarà a Washington la leader di Afd Alice Weidel – recentemente protagonista di una conversazione con Elon Musk su X – impegnata nella campagna elettorale per le elezioni in Germania del 23 febbraio. Al suo posto il collega di partito Tino Chrupalla. Dovrebbe esserci anche il presidente del partito politico di estrema destra spagnolo Vox: Santiago Abascal.

Gli imprenditori del tech all’insediamento di Trump

Compatta la divisione tech. Oltre al futuro membro dell’amministrazione americana Elon Musk, ci saranno anche il Ceo di Facebook Mark Zuckerberg e quello di Amazon Jeff Bezos. Pare che tra i partecipanti ci sarà poi Sam Altman, Ceo di OpenAI. I tre imprenditori della tecnologia hanno donato un milione di dollari ciascuno per finanziare la cerimonia. Infine negli scorsi giorni, oltre al Ceo di Apple Tim Cook, anche il Ceo di TikTok Shou Zi Chew ha affermato che si recherà alla cerimonia. In quello che sembra un tentativo di negoziare per evitare l’imminente ban della piattaforma dagli Usa. La Corte Suprema ha confermato che senza un acquirente statunitense il divieto entrerà in vigore. Biden ha lasciato la decisione a Trump, e quest’ultimo potrebbe trovare un modo di sospenderlo.

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